ARRESTATO
MOLESTATORE: INDAGINI CONDOTTE DAL VICE QUESTORE AGGIUNTO RUSSO DI ORIGINI DI CALVI RISORTA
Calvirisortanews, 26 marzo 2012
Il giovane, studente presso la scuola media serale “Carlo
Del Prete” di Lucca, si era invaghito di una giovane ed avvenente insegnante di
matematica, una lucchese 33enne, molestandola
ripetutamente ed in maniera assillante. Al fermo diniego della professoressa
verso le avances dello stalker,
consistite nell’invio di fiori e cioccolatini, di reiterate proposte e di
lettere e disegni d’amore, sono seguiti ripetuti danneggiamenti effettuati da
ignoti, in tempo di notte e consistiti nella rottura dei vetri ed in scritte
con vernice indelebile in danno della autovettura
Lancia Y parcheggiata sulla pubblica via, di proprietà della p.o.
Nello specifico: la notte tra il 9/10 febbraio, ignoti
rompono i finestrini lato sx e viene
danneggiato il vetro anteriore. Nei giorni successivi la donna sporge denuncia contro ignoti e si suppone un atto vandalico. La
notte tra il 20/21 febbraio qualcuno completa l’opera: vengono
rotti il lunotto posteriore e i finestrini lato dx.
La prof. integra la denuncia ed avanza sospetti su uno studente, che si era “dichiarato”
ma che lei aveva respinto. In entrambe le date,
peraltro, la donna aveva discusso con il pretendente, e nel secondo caso il
33enne era stato affrontato anche dal fidanzato della donna, che aveva chiarito
allo spasimante di non dare più noia alla sua ragazza.
Viene allora consigliato alla donna,
trattandosi ancora di vicenda formalmente contro ignoti, ed al fine di reperire
riscontri probatori, di parcheggiare in luoghi illuminati e preferibilmente
coperti da una telecamera di un negozio vicino, il cui proprietario si era reso
disponibile ad aiutare la giovane. Lo stalker però
sente puzzo di bruciato e ricolpisce il 7 marzo,
addirittura di giorno, a Porcari, dove la prof. insegna al Cavansi, rompendo il
vetro posteriore sx. Anche
stavolta nessun testimone e niente immagini. Alla fine la costanza della
Polizia e della povera vittima vengono premiate. L’uomo
ritorna a colpire la notte tra il 12/13 marzo; avendo poco da rompere, imbratta
di vernice la carrozzeria e ci scrive la parola “bionda”. I filmati acquisiti
l’indomani dalla Squadra Mobile mostrano un individuo che, travisati da una
felpa con cappuccio, arriva in bicicletta ed imbratta con una bomboletta spray
l’auto.
La progressione degli atti persecutori ed il solido quadro
probatorio raccolto hanno consentito al PM di ottenere dal
G.I.P. c/o il Tribunale di Lucca dr. Simone Silvestri la cennata misura cautelare coercitiva, eseguita ieri mattina
da personale della 3° Sezione della Squadra Mobile.