Nuovo
tentativo di truffa ai danni di una persona anziana
Redazione
Calvi, 17 marzo 2012
Peppino De Lucia
Riceviamo via e-mail
e pubblichiamo una nuova segnalazione di un tentativo di truffa a Giano Vetusto
ATTENZIONE, ATTENZIONE, ATTENZIONE
Ieri
pomeriggio, a Giano Vetusto, stava per perpetrarsi un tentativo di furto, truffa
o chissà che altro ai danni di una anziana donna se il
marito non fosse prontamente intervenuto.
La
signora M. sente bussare al portone, chiede chi è ed una voce dall’altra parte risponde
che sono due volontarie
della parrocchia che fanno compagnia agli anziani. La signora M. apre il
portone e si trova dinanzi a sé due distinte signore che insistentemente
chiedono di poter entrare, sedersi e prendere un bicchiere d’acqua o un caffè. La signora M., vista la bella giornata di sole, si
era messa a ricamare nel cortile interno e fa accomodare sulle poltroncine di
vimini le due signore che continuano a chiederle il caffè.
Allora la signora M., si sta per dirigere verso la cucina quando il marito dal
piano di sopra le chiede, con il suo vocione, chi fosse entrato; a quel punto
le due donne si alzano di scatto e corrono verso l’uscita. La signora M.
frastornata si rende conto di averla scampata bella,
quelle due donne erano sicuramente delle ladre o delle truffatrici e se non ci
fosse stato il marito chissà cosa le sarebbe potuto succedere…
Questo
è ciò che è accaduto ad una persona anziana, oggi è capitato alla signora M.
domani potrebbe succedere a nostra nonna, madre, zia o una vicina di casa; è
necessario che tutti noi, per quanto ci è possibile, mettiamo
in guardia le persone a noi care sugli svariati modi che ladri e truffatori
stanno mettendo in atto per raggirare gli anziani. La prima cosa da fare è poi
rivolgersi alle Forze dell’Ordine, raccontare i fatti e non vergognarsi. Per
quanto riguarda l’informazione, ad esempio, il sito della Polizia di Stato fa
l’elenco dei possibili modi in cui questi truffatori agiscono.
Si
riporta un breve elenco:
1)
Il malvivente, di solito ben vestito, bussa a casa della vittima mostrando una
macchina fotografica e dicendo che è stata ordinata
dal figlio. A quel punto si chiede il pagamento in contanti del prodotto.
2)
Si riceve la
telefonata di una donna che, spacciandosi per assistente domiciliare, invita a
devolvere venti euro in favore di una non meglio nota associazione di
volontariato.
3)
Un signore alla guida della sua auto è avvicinato da un uomo che dice di essere
un amico di un suo amico. Il presunto ‘amico’ avrebbe
detto di essere in difficoltà economica e avrebbe tentato senza riuscirci di vendere all’automobilista alcuni capi di abbigliamento
mettendo il pratica quello che le forze dell’ordine definiscono il sistema di
vendita per amicizia.
4)
È anche successo che dopo un prelievo alla posta o alla banca, sedicenti
funzionari si siano presentati a casa delle vittime predestinate, dicendo di
dover verificare il numero di serie delle banconote prelevate. In questo caso è
possibile che facendo finta di contarle, i malviventi le sostituiscano con
biglietti falsi.
Spesso
gli anziani vittime di
truffe o furti sono doppiamente ‘vittime’ perché possono subire conseguenze
anche sul piano clinico andando incontro a reazioni di tipo depressivo e a
fenomeni di autosvalutazione della propria immagine
sociale.
Ma
come ci si può difendere? Prevenzione, tanta prevenzione e
far conoscere agli anziani tutti i ‘trucchetti’ che
usano i truffatori. I consigli che possiamo dare sono semplici:
1)
controllare ogni volta dallo spioncino prima di aprire e
prendere l’abitudine d’aprire l’uscio senza togliere la catenella.
2)
Non
fare entrare sconosciuti anche se vestono qualche uniforme. Se siete soli,
telefonare all’ufficio dell’ente a cui lo sconosciuto dichiara di appartenere
(il numero va cercato sull’elenco telefonico e non deve darlo l’estraneo).
Inutile farsi mostrare il tesserino di riconoscimento: in genere i
malintenzionati ne hanno uno falso.
3)
Nessun ente
manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per
sostituire banconote false che ha dato erroneamente alla vittima.
4)
Mai
dare soldi a sconosciuti che si presentano a casa. Per le bollette utilizzate sempre i bollettini
postali.
5)
Anche se non si è in casa, è bene lasciare qualche luce,
una radio o la tv accesa per dare l'idea che l'abitazione non è vuota.
6)
Anche quando
si è in casa, chiudere sempre a chiave le porte e togliere la chiave dalla
serratura interna: altrimenti è come se si invitassero
i ladri ad entrare.
7)
È importante
avere buoni rapporti con il vicinato, scambiarsi i numeri di telefono e
avvertirsi a vicenda se c'è qualcosa di strano. Una “guardia reciproca” che
certamente fa bene a entrambi.
8)
Se si vive in una casa isolata, è bene adottare un
cane.