Il santuario “Piccola Lourdes” di Visciano compie 20 anni

 

Caserta24ore, 12 febbraio 2012

 

Paolo Mesolella

 

Il santuario “Piccola Lourdes” in località Martini di Visciano, ha festeggiato 20 anni di vita con una lunga processione di ringraziamento per le vie del paese e la celebrazione del parroco don Michele.

 

Da quel lontano febbraio del 1992 ad oggi, il piccolo santuario è cresciuto, è diventato grande e meta di pellegrinaggi. Oltre alle due cappelle originarie, è nato il Tempio della Croce con grandi statue in legno, l’altare, l’organo e un artistico cancello in ferro. Poi c’è la Croce esterna illuminata a neon ed una terrazza da dove la vista spazia su Calvi fino al mare.

 

E tutto questo grazie all’estro del carpentiere Mario Chece e dei volontari Antonio Perrillo, Nicola Cipro, Vitaliano Canzano, Nicola Ventriglia, Angelo Ricciardi e Giuseppe Manzo. Nella cappella grande, il pittore Francesco Ciccarelli, dopo aver dipinto l’affresco dell’ultima Cena, ha impreziosito la statua della Madonna con foglioline d’oro.

 

Di lato alla cappella c’è il caratteristico campanile con il grande orologio che invita i fedeli per il rosario nell’ora dei vespri. Lungo il viale che porta sopra alla collina invece, sono nati la “Via Crucis”, i “Misteri del Rosario” e l’”Orto degli Ulivi” dove tutti gli anni a Pasqua, decine di figuranti rappresentano la Passione di Cristo.

 

Sopra la montagna poi c’é il Calvario dove si elevano tre grandi Croci. Nella seconda Cappella invece c’é Padre Pio ed il presepe dell’artista caleno Giovanni Di Maio. L’opera formata da oltre 30 grandi pastori ha richiesto per la sua realizzazione 300 chili di sughero e più di 500 lampadine che illuminano ogni angolo del paesaggio palestinese fedelmente ricostruito. Tutte opere fatte realizzare per il santuario dall’ex parroco di Visciano, padre Bartolomeo Avagnano.

 

Un tempo il sito era proprietà di Benito Capezzuto che lo coltivava di suo pugno finché, nel febbraio 1992, in seguito ad un sogno, non decise di metterci la statua della Madonna di Lourdes che aveva a casa in un’edicola. All’inizio ci andava a dire il rosario “ Fiorentina”, una vecchietta che abitava lì vicino. Poi se ne aggiunsero delle altre. Ben presto iniziarono le critiche in paese e qualcuno tolse la statuina. In luglio Padre Bartolomeo volle andare a vedere cosa succedeva in quel luogo chiamato da tutti “la grotta”.

 

Vi trovò due vecchiette che pregavano, mentre il Benito zappava il terreno arido. Allora pensò di non spegnere quella piccola fiamma di fede e di far crescere quel nucleo di preghiera. Il Capezzuto mise a disposizione il terreno e lui cercò di metterci un capitello con una statuina in vetroresina della Madonna. Poi Caruso Luigi offrì anche il suo terreno. Oggi quel capitello è diventato il santuario della Piccola Lourdes di Visciano la cui struttura (che ricorda le chiese del Tirolo), ormai maggiorenne, emerge imponente dalla vegetazione.