LAVORI AL
CASTELLO ANCORA FERMI: PROTESTA IL PARTITO DEMOCRATICO
Gazzetta di Caserta, 04 febbraio 2012
“Passano i mesi, passano i giorni, ma i problemi di Calvi Risorta rimangono. Sembra incredibile come un ingannevole strategia politica fa da padrona nella nostra
amata cittadina. Tempo fa abbiamo saputo dalle
cronache locali della caduta di una parte della cinta muraria che circondava l’antica
Cales (
Cales é stata crocevia di grandi civiltà, dagli aurunci ai romani, per poi passare alla dominazione
longobarda intorno all'anno mille. Fu in quell'epoca dove sorse “Capua nuova” sulle rovine di "Casilinum" antico porto fluviale della Capua romana, oggi
Santa Maria Capua Vetere. Siamo nell’alto medio evo e Cales fa parte appunto
della contea di Capua. In questa epoca inizia la
costruzione del famoso castello di Calvi che aveva funzione di controllo sulla
via Casilina.
Col passare del tempo, i discendenti degli antichi romani
lasciarono la cittadella medievale per fondare altri agglomerati al di fuori
delle mura cittadine: Castrum Petruri
(Petrulo) Rocchetta e Croce, Giano Vetusto e Sparanise. Non a caso Petrulo all’epoca
era denominato Castrum Petruri
visto che si trovano ancora i ruderi di un antico maniero di età
longobarda in località "ngoppa castiegliu” nel comune di Giano Vetusto. Un altro castello
molto amico si trova a Rocchetta e Croce.
Non possiamo lasciare i nostri beni archeologici nelle
mani del tempo che li consuma a poco a poco. Ma il
castello di Calvi? Non dovevano restaurarlo nel giro di pochi mesi? Vorrei far
notare a qualcuno che montare le impalcature non vuol dire lavorare, forse far
credere di lavorare".
Sono affermazioni della locale sezione del PD che intende, fare chiarezza sui lavori dl recupero dell’antico castello, ubicato alle porte della città.