LAVORI AL CASTELLO: LE ACCUSE DI ZACCHIA CONTRO CAPARCO

 

Gazzetta di Caserta, 04 gennaio 2012

 

Lavori al Castello aragonese, il consigliere Giacomo Zacchia attacca l’amministrazione comunale. “Passano i mesi, passano i giorni, ma i problemi di Calvi Risorta rimangono.

 

Sembra incredibile come un ingannevole strategia politica fa da padrona nella nostra amata cittadina. Non sarà lo slittino di Babbo Natale a farci dimenticare i nostri problemi, forse lui è di casa visto che a Calvi ci sono gli gnomi che però fanno tutt’altro, non risparmiano sulle renne ma a quanto pare sull’immondizia si!...

 

Chiudiamo questa brutta parentesi e passiamo ad un altro argomento che dovrebbe stare a cuore a chi di dovere. Tempo fa abbiamo saputo dalle cronache locali della caduta di una parte della cinta muraria che circondava l’antica Cales (la Cales Romana). Ecco, tanti i giornali che comunicavano l’accaduto; tanto era il disappunto dei cittadini. Purtroppo è una triste realtà che da anni colpisce il nostro antico territorio.

 

Cales è stata crocevia di grandi civiltà, dagli aurunci ai romani per poi passare alla dominazione longobarda intorno all'anno mille. Fu in quell’epoca dove sorse “Capua Nuova" sulle rovine di “Casilinum” antico porto fluviale della Capua romana, oggi Santa Maria Capua Vetere. Siamo nell'alto medio evo e Cales fa parte appunto della contea di Capua. In questa epoca inizia la costruzione del famoso castello di Calvi che aveva funzione di controllo sulla via Casilina.

 

Ma il castello di Calvi? Non dovevano restaurarlo nel giro di pochi mesi? Vorrei far notare a qualcuno che montare le impalcature non vuol dire lavorare, forse far credere di lavorare. Ecco, la storia si ripete, tutto fumo negl'occhi.. è il caso di dire l’antico maniero “resta semb e na manera"... scusate la satira ma ci stava tutta.