LA VERITA FA MALE: GATTI CI RISPONDE… EGLI SI IN MODO… RANCOROSO!

 

PD Calvi Risorta, 26 novembre 2011

 

Il presidente del Consiglio d’Istituto dopo la sua inerzia, non trova di meglio che attaccarci, come se fossimo noi la causa dei tanti problemi scolastici.

 

Cari cittadini e genitori, apprendiamo da un sito locale la risposta del presidente del Consiglio d’Istituto ai nostri articoli di denuncia del gravissimo problema  del distacco dell’energia elettrica, che ha riguardato le scuole calene  e che tanto disagio ha creato agli alunni. Il primo impatto che abbiamo avuto leggendo la sua verità di comodo, è stato come scorrere il riassuntino di un alunno che spiega alla sua maestra a mo’ di cronaca quello che ha visto, e non a quello che ha partecipato. Egli fa la sua cronaca di tre giornate d’inferno vissute dagli alunni e dai genitori. Come se quello che si era verificato era una cosa normale e, non una situazione di emergenza, che gli ricordiamo si è verificata per l’incompetenza… l’incapacità… la negligenza…  la morosità di Caparco & soci. Quello che è successo non certo è stata colpa del Partito Democratico che lui attacca così pesantemente, dandoci dei rancorosi, solo perché abbiamo esercitato il nostro sacrosanto diritto di cronaca e di critica.

 

Anche lui  con questo suo comportamento si è dimostrato degno sodale di Caparco & soci che si comportano allo stesso modo. Mai ci siamo sognati di usare la scuola per le nostre battaglie politiche e certamente non pretendiamo che ogni cittadino la pensi e si comporti come noi, rispettiamo troppo i cittadini caleni per fare questo. Cosa che in un recente passato si è verificato sistematicamente,  citiamo solo ad esempio un articolo apparso su un sito locale  il 9 dicembre 2008: “ Subito una commissione per il controllo della messa in sicurezza degli istituti scolastici caleni”, in cui Caparco allora consigliere di opposizione, si nascondeva dietro la scuola per fare politica. Oggi da sindaco, per la sua negligenza  e morosità fa staccare la corrente alle scuole calene, perché caro presidente se non c’è stata l’energia elettrica è stato perché non era stato pagato il trimestre luglio/settembre 2011 alla società G.E.A. ,  ci risulta anche che invitato al Consiglio d’Istituto non viene. Questi sono i fatti, il resto sono tutte chiacchiere.

 

Parliamo ora dei fatti: il distacco dell’energia elettrica si è verificato il 21 novembre, quando gli operatori scolastici hanno riscontrato dai contatori che la corrente era stata staccata, il presidente dichiara di esserne venuto a conoscenza “solo” il 22 mattina, nonostante questo, gli alunni  sono stati fatti andare regolarmente a scuola, tenendoli al freddo e al buio (tempo pieno, scuola dell’infanzia) e, solo dopo si è deciso di telefonare alle famiglie, creando il caos e non dando risposte certe ai genitori preoccupati.

 

Il presidente del Consiglio d’Istituto è il rappresentante di tutti i genitori e degli alunni ed è con loro che principalmente deve  interagire e colloquiare e non solo con il Dirigente Scolastico (come si evince dal suo resoconto) altrimenti rischia poi di essere accusato in consiglio di essere al suo servizio, cosa peraltro puntualmente verificatasi. I rapporti poi con il sindaco  non possono  essere casuali, specialmente quando si verificano problemi così gravi, egli istituzionalmente rappresenta la comunità scolastica calena, gli piaccia o no. Egli viene votato per questo e non per essere il burocrate di turno che si salva la coscienza convocando il Consiglio d’Istituto. Poi circa il fatto di essere stato avvisato il 22, questo la dice lunga sul suo peso all’interno dell’Istituzione Scolastica calena.

 

Nostro malgrado dobbiamo smentire il presidente del consiglio d’Istituto circa il suo presunto interessamento avvenuto il giorno mercoledì 23 novembre c.a. mediante una telefonata effettuata al Dirigente Scolastico alle ore 09:00, a tal proposito abbiamo le prove testimoniali che un gruppo di genitori assieme ad alcuni rappresentanti del Consiglio d’Istituto erano in riunione lo stesso giorno con la D.S. dalle ore 08:35 fino alle ore 11:00 circa, senza che la stessa ricevesse alcuna telefonata da parte di Pasquale Gatti. Circa poi i vari passaggi fatti dal Dirigente Scolastico, questi sono di normale amministrazione per un’Istituzione come la Scuola.

 

Gli ricordiamo inoltre che la delegazione che si è recata dal sindaco,  non per protestare ma per chiedere spiegazioni e ricevere rassicurazioni, era formata da alcuni consiglieri del Consiglio d’Istituto da lui presieduto, ma anche se fossero stati dei “semplici genitori” era suo dovere parteciparvi. Passiamo all’assemblea dei rappresentanti di classe delle ore 16, 30 del 23 novembre, ci risulta che essa è stata voluta fortemente dagli stessi genitori, che in mattinata avevano invaso arrabbiatissimi, chiedendo spiegazioni, l’ufficio del Dirigente Scolastico. Per quanto riguarda poi il suo ruolo di “capopopolo” in un recente passato, forse abbiamo esagerato, perché in realtà avremmo dovuto definirlo “capo fazione”.

 

La considerazione  adesso la facciamo noi: il Partito Democratico non si è ridotto ad attaccare così violentemente  un semplice rappresentante dei genitori (parole sue), noi abbiamo solo esercitato il nostro dovere di  cronaca e di critica secondo il nostro punta di vista, se qualcuno poi pensa di farci tacere ha sbagliato indirizzo. Circa poi l’affermazione  di non essersi prestato al nostro gioco rifiutandosi di andare a protestare con il sindaco, niente di più falso, perché mai nessuno del Partito Democratico gli ha mai chiesto di fare ciò, rispettosi come siamo della dignità delle persone che hanno una loro testa per decidere cosa fare e cosa non fare.

 

Caro presidente Pasquale Gatti, la vera delusione in questa vicenda è stato il tuo comportamento, che è ben rispecchiato anche nella tua risposta per giustificarlo. Infine l’invito lo rivolgiamo a te…

 

dimettiti… dimettiti…dimettiti!!!