Ricordo di
Sergio e dell’antica festa di S. Martino a Zuni di Calvi
Risorta
Caserta24ore, 16 ottobre 2011
Paolo Mesolella
La sezione calena del Partito Democratico ha deciso di
intitolare la sede del partito al compianto Sergio Caparco, già Presidente
della Pro Loco “Cales Novi”. Nello stesso tempo sarà
scoperta una lapide in suo ricordo. Una bella iniziativa
che la popolazione di Calvi non può che accogliere con simpatia.
A prescindere la sua passione politica, infatti, Sergio
Caparco era una persona per bene, semplice, appassionato alle tradizioni calene
e pieno di entusiasmo. Ricordo ancora con emozione le
chiacchierate fatte sulle tradizioni di Calvi quando mi chiamava
per articoli sulla sua instancabile attività di presidente della Pro loco
calena. Mi piace perciò, in questa occasione,
ricordare la “sua festa di San Martino”, quando scendeva in piazza a Zuni per accendere i “cannauccioli”.
C’era sempre una folla di persone che riempiva la
piazza Umberto I prima che terminasse la messa vespertina. Erano molti i cittadini, ma numerosi erano anche i bambini che con in mano
il loro fascio di “cannauccioli” attendevano il
momento dell’accensione dei fuochi e l’antico rito del falo’.
Secondo alcuni, mi spiegava Sergio, la tradizione calena di
accendere “i cannauccioli” di notte, ha lo
scopo di ricordare, nel giorno di San Martino, l’avvenuta trasformazione del
mosto in vino. Gli anziani di Zuni, da quando erano
bambini, andavano sui monti alla ricerca delle canne da bruciare davanti alla
chiesa di San Nicola.
Sergio, per l’occasione, coinvolgeva
“Un tempo, spiegava Sergio, noi bambini ci recavamo a
raccogliere le canne sulla montagna, una settimana prima della festa di San
Martino. Le raccoglievamo ancora verdi e le facevamo seccare durante la
settimana. Ci andavamo una settimana prima per cercare di farne un grande fascio. I fasci di queste canne alte circa