RIFIUTI:
IL GARANTE DICE "NO" ALL'ISPEZIONE DEI SACCHETTI
Gazzetta di Caserta, 01 settembre 2011
Al via in questi giorni le ispezioni dei sacchetti della
raccolta differenziata da parte della Polizia Locale,
accompagnati talvolta anche da qualche amministratore. Molto
volte dopo questo ispezioni vengono comminate multe salate.
Il Partito Democratico caleno ha voluto vederci chiaro,
sempre con lo stesso spirito, per tutelare i diritti dei cittadini caleni. Dopo
un attento studio correlato da documentazione a sostegno delle proprie tesi, il
Pd è intervenuto sulla questione affermando: «Proprio
sulla raccolta dei rifiuti differenziata il Garante
per la Protezione dei Dati Personali, in seguito a molti reclami e
segnalazioni, ha emesso delle indicazioni scaturite dalla riunione del 14
luglio 2005, con relatore il dott. Giuseppe Fortunato.
Qualcuno potrebbe obiettare che questa indicazione
sia vecchia di qualche anno, - affermano dal Pd - perchè forse nel frattempo siano intervenuti fatti nuovi,
sentenze, o ulteriori pronunciamenti tali da ribaltare l’indicazione in
questione. In realtà le cose non stanno così, visto che la stessa Arma dei
Carabinieri il 30 settembre scorso ha ribadito sul sito
www.carabinieri.it il divieto sia all'utilizzo di sacchetti trasparenti e sia
la pratica invasiva di ispezioni generalizzate dei sacchetti della raccolta differenziata.
L'indicazione del Garante della Privacy sulla questione è
chiarissima, sia sui sacchetti trasparenti che sulla privacy violata. Nei casi
dei sacchetti trasparenti usati nella raccolta differenziata,
anziché di conferimento in contenitori dislocati lungo la strada, questo é il
caso del Comune di Calvi Risorta, deve considerarsi non proporzionata la
prescrizione contenente l’obbligo di utilizzare un sacchetto trasparente.
In tal caso - continua il Pd — chiunque si trovi a transitare sul pianerottolo,
nello spazio antistante l’abitazione, è posto in condizione di visionare
agevolmente il contenuto esteriore. Questo non lo diciamo noi - affermano dal Pd — ma sono le prescrizioni da osservare indicate dal Garante
per la Protezione dei Dati Personali.
Passiamo ora alla questione dolente dell’ispezione
generalizzata ed indiscriminata dei sacchetti, che si pratica
nel Comune di Calvi Risorta. Essa è spacciata molte volte come una funzione educativa
e preventiva, ma nella realtà delle cose è solo ed unicamente repressiva,
essendo i controlli generalizzati e non selettivi, cosi come indicate dal
Garante della Privacy. Per questi motivi il Garante della Privacy nelle
prescrizioni da osservare indica: Che l'attività di ispezione
deve essere esercitata selettivamente nei soli casi in cui il soggetto non sia
oltremodo identificabile. Che risulterebbe, quindi, invasiva la pratica di ispezioni generalizzate da parte del personale
incaricato. Che non costituisce, peraltro, strumento di per
se risolutivo per accertare l’identità del soggetto produttore.
Il discorso è chiaro. Gli addetti ai punti mobili, secondo
il Garante, non hanno diritto alcuno a "ispezionare" i sacchetti che
depositiamo, nè possono sindacare sul loro contenuto.
E anche i controlli non possono essere 'generalizzati"
ma solo 'selettivi". In base a ciò, quindi, una
eventuale sanzione amministrativa irrogata (multa salata) potrebbe risultare
erroneamente comminata.
Questa indicazione Caparco & soci la conoscono? O come
al solito pensano di vivere nel loro Stato caparchiano, dove vigono le leggi emanate dal capo-padrone?.