OPERAZIONE
“OH OH”: INCHIESTA CONDOTTA
DA RUSSO DI CALVI RISORTA
Calvirisortanews, 26 agosto 2011
La Polizia di Lucca diretta dal Vice Questore Aggiunto
Virgilio Russo di Calvi Risorta, stamani ha concluso
una importante indagine, effettuata nei confronti di un sodalizio criminale
operante a Lucca e nella piana.
L’indagine, denominata significativamente “oh oh”
dall’intercalare usualmente utilizzato dai compartecipi per dissimulare l’ordinativo
di dosi di cocaina, è originata nello scorso mese di marzo a seguito di intervento nel quartiere di S. Anna per una lite tra
alcuni pregiudicati, già sospettati di spacciare cocaina a Lucca e nei comuni
della piana lucchese.
L’attività ha consentito di svelare una organizzazione
criminale composta da 13 persone e dedita con sistematicità allo spaccio di
cocaina; alcuni compartecipi sono accusati anche di sfruttamento della
prostituzione, di ricettazione e di favoreggiamento personale.
A capo della organizzazione era situata la famiglia
Tranchino, composta da pluripregiudicati originari di
Napoli e residenti in questo centro storico, che dal famigerato quartiere di Scampìa importava la cocaina spacciata a giovani lucchesi; da sottolineare che nelle vicende criminali erano
coinvolti la nonna, il figlio e la nuora della citata famiglia.
La droga veniva spacciata nella zona di corso
Garibaldi in centro storico, uno dei luoghi della movida
cittadina, ma anche presso locali e luoghi di aggregazione della periferia
cittadina e della piana lucchese.
Rilevanti compartecipi erano anche altro soggetto di origine
napoletana e parimenti impiantato a Lucca, Pennino Antonio, nonché Burgio Luigi, 34enne originario di Canicattì,
che nel proprio appartamento del quartiere S. Anna faceva prostituire la
propria convivente.
Lo sfruttamento della prostituzione è stato altresì contestato a N.V., che unitamente al predetto Burgio forniva di “attrezzi di lavoro” e di appoggio
logistico i trans che si prostituiscono nella fascia
costiera delle province di Livorno, Pisa e Lucca.
Ad altri due soggetti di origine napoletana parimenti
impiantati a Lucca, padre e figlio, è stata contestata la ricettazione, poiché
entrambi in maniera continuata ed organizzata ricevevano dal conterraneo
Pennino Antonio cellulari i-phone con marchi
contraffatti, importati dal capoluogo partenopeo, che poi smerciavano nella
intera regione ad ignari acquirenti.
Al gestore di un bar del centro storico di Lucca è stato alfine contestato il
favoreggiamento personale, per aver rivelato agli indagati l’esistenza di indagini a loro carico dopo un interrogatorio negli
uffici della Squadra Mobile ove gli si contestava di aver acquistato dosi di
cocaina.
Nel corso della operazione sono state sequestrate
alcune decine di gr. di cocaina divisa in dosi ed un
coltello di genere proibito. Nei confronti dei sottoelencati
tredici indagati, nove dei quali destinatari di misura cautelare di seguito specificata, sono state eseguite altrettante
perquisizioni personali e domiciliari delegate.
TRANCHINO Enrico, nato a Napoli nel 1973, res. Lucca: denunciato per spaccio di
stupefacenti e ricettazione e tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere;
MARCANGELO Eleonora, moglie del Tranchino, nata in
Germania nel 1971, res. Lucca: denunciata per spaccio di stupefacenti e tratta
in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia
cautelare in carcere;
GALLO Concetta, madre del Tranchino, nata a Napoli nel
1955, res. Lucca: denunciata per spaccio di stupefacenti e tratta in arresto in
esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in
carcere, Gallo Concetta è l’ex cognata di Ranucci Silvano, originario di Calvi
e residente a Lucca, tratto in arresto nell’agosto del 2010 per tre rapine a
mano armata; la stessa da bambina, ha trascorso alcuni anni nel collegio delle
suore di Visciano di Calvi Risorta.
PENNINO Antonio, nato a Napoli nel 1968, res. Lucca fraz.
S. Concordio: denunciato per spaccio di stupefacenti e ricettazione e tratto in
arresto in esecuzione di ordinanza di custodia
cautelare in carcere;
BURGIO Luigi, nato a Canicatti (AG) nel 1977, res. Camporgiano (LU)
dimorante in Aci Castello (CT): denunciato per
favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e tratto in arresto in esecuzione
di custodia cautelare in carcere;
M. S., nata a Lucca nel 1984, ivi res.: denunciata in stato di libertà per
spaccio di stupefacenti e sottoposta alla misura cautelare dell’ obbligo di
presentazione alla p.g.; N. G., nato a Lucca nel
1976, ivi res.: denunciato in stato di libertà per favoreggiamento personale e
sottoposto alla misura cautelare dell’ obbligo di presentazione alla p.g.;
S. A., nato a Napoli nel 1977, res. Lucca fraz. S.
Marco: denunciato per ricettazione e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo
di presentazione alla p.g.;
S. U., padre di S.A., nato a
Napoli nel 1956, res. Lucca fraz. S. Concordio:
denunciato per ricettazione e sottoposto alla misura cautelare dell’ obbligo di presentazione alla p.g.;
C. D., nato a Vercelli nel 1973, res. Lucca fraz. S. Angelo in Campo: denunciato in stato di libertà per spaccio di
stupefacenti V. N., nato a Lucca nel 1975, ivi res. fraz.
Farneta:
indagato in stato di libertà per sfruttamento della prostituzione P. A., nato a
Licata (AG) nel 1988, res. Lucca fraz. S.
Concordio: indagato in stato di libertà per spaccio di stupefacenti.
Alla Procura per i Minori di Firenze è stato alfine denunciato anche un 16enne,
che sovente veniva impiegato dal gruppo criminale per
la consegna di dosi di cocaina ai numerosi clienti. Il consuntivo della operazione comprende dunque: 13 indagati, di cui 9
destinatari di misure cautelari restrittive.