CIPRO,
MARROCCO E IZZO CHIEDONO DI RIDURRE L’IRPEF
Corriere di Caserta, 23 agosto 2011
Rosanna Scialdone
Meno tasse per i cittadini: tre consiglieri comunali
chiedono la riduzione dell’Irpef. Tale imposta è
stata raddoppiata dall’attuale amministrazione al fine di poter far fronte alla
sanzione per non aver rispettato il Patto di stabilità.
Da pochi giorni ci sono nuove norme per gli Enti comunali
che non hanno rispettato il Patto di stabilità del 2010 e i consiglieri di
maggioranza Nicola Cipro e Giovanni Marrocco e il consigliere di pposizione Ermanno Izzo propongono alla maggioranza di diminuire
l’Irpef.
A spiegare nei dettagli le nuove norme è
il consigliere Izzo: “Pper chi ha sforato il Patto di
stabilità 2010, non ci sarà più una sanzione pari all’ammontare dello sforamento, ma solo pari al 3% dei primi tre titoli delle
entrate comunali”.
Durante l’ultimo mese, gli amministratori di maggioranza
avevano ritenuto opportuno aumentare l’addizionale Irpef
dallo 0,2% allo 0,4% al fine di far quadrare i conti. Infatti, il Comune di Calvi Risorta, avendo sforato il patto di stabilità 2010,
si aspettava una sanzione di circa 422mila euro. Invece, secondo le nuove
modifiche, la sanzione sarebbe molto più bassa e quindi i consiglieri Marrocco,
Cipro e Izzo, ritengono opportuno intervenire per salvaguardare le tasche dei
cittadini.
“La sanzione per il Comune ora sarebbe di circa 150mila
euro, non più di 422mila euro. Chiediamo quindi di riportare l’Irpef allo 0,2%. Se vedremo risposte fredde, siamo pronti a intervenire con una dura battaglia per tutelare le tasche
dei cittadini” ha riferito il consigliere Izzo.
Ma il sindaco Antonio Caparco non è
d’accordo. Il primo cittadino di Calvi Risorta è
intervenuto sull’argomento dichiarando:” Bisogna rispettare anche il Patto di
stabilità dell’anno in corso, quindi i soldi che giungeranno tramite questa
imposta sono utili all’Ente comunale”.
Ognuno mostra le sue ragioni, ma il tutto grava solo sul
reddito dei residenti. Non resta che attendere le mosse dei tre consiglieri
comunali che si mostrano in disaccordo con l’attuale maggioranza. L’auspicio è
che sia le casse comunali che le tasche dei caleni possano
trarre giovamento dalle decisioni che, speriamo, prenderanno di comune accordo
tutti gli amministratori.