MUSICA
TROPPO ALTA: PRO-LOCO SOTTO ACCUSA
Gazzetta di Caserta, 02 agosto 2011
Cs
Emergenza inquinamento acustico. Aumentano i problemi al
rione San Nicola. Pro Loco sotto tiro. Dalle ore 18.20 alle 24.00, praticamente sei ore ininterrotte di suoni molesti, sbattuti
in faccia ai residenti, ad alto volume.
Domenica sera, i poveri cittadini, abitanti il rione San
Nicola di Calvi, sono stati costretti a sopportare un rumore insistente e
continuato per quasi sei ore. Le prime tre e mezza per le prove di un concertino, le altre per il concertino vero e proprio. A
nulla sono valse le richieste di una
signora ai responsabili della Pro Loco comunale, e le telefonate di due o tre
diverse persone ai carabinieri.
Il rumore molesto è continuato imperterrito senza alcun
rispetto del cittadino che ha tutto il diritto a vivere tranquillo, a stare in
casa e a dormire, senza un assordante rumore nelle orecchie. Un diritto che
dovrebbe essere salvaguardato dalla stessa amministrazione comunale o da chi
organizza per essa i balli alla balera di san Nicola.
Anche se il rumore dovesse assillare
un solo cittadino, la legge, parla chiaro: “La tutela della salute, secondo la
legge 447/1995, spiega una sentenza del TAR del 4 dicembre 2006, non presuppone
necessariamente che la situazione di pericolo coinvolga l’intera collettività
ben potendo richiedersi tutela alla Pubblica amministrazione anche ove sia in
discussione la salute di una singola famiglia. In pratica, spiegano i cittadini
ormai stanchi di sopportare suoni molesti durante questi giorni dell'estate
calena, qui non è in discussione la possibilità di tenere una sagra della porchetta,
un ballo liscio o un concerto di batteria acustica, ma è in discussione l'alto
volume degli amplificatori al punto che la gente non solo
non riesce a dormire ma nemmeno a parlare al telefono o con i propri figli
dalle 6 e 20 di pomeriggio alle 24 di notte. Non basta essere autorizzati a
tenere un ballo o un concertino per alzare senza
limiti il volume dell'amplificazione, con il risultato di molestare le persone.