DOSSI
ARTIFICIALI: IL MINISTERO TORNA ALLA CARICA E CHIEDE A CAPARCO LE CARTE DEL
PROGETTO
Calvirisortanews, 13 luglio 2011
Ormai sembrava che fosse tutto archiviato dopo le
dichiarazioni del primo cittadino Antonio Caparco, che rispondeva alle tante
interrogazioni consiliari presentare dall’ex Sindaco Giacomo Zacchia,
nell’ultimo consiglio comunale, affermando: “I lavori di rimodulazione dei
dossi artificiali sono definitivi”.
Come sempre ancora una volta, il sindaco Antonio Caparco,
è smentito da una nuova missiva data 04 luglio 2011, con n° prot.
0015098 inviata dal Ministero delle Infrastrutture e
Trasporti, e pervenuta questa mattina al Sig. Taffuri
Vito, il quale per la seconda volta, ricorrente per la questione dossi
artificiali nel comune caleno. Riportiamo alcuni importanti passaggi della
missiva.
“Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di Roma, chiede al Comune di Calvi Risorta, di far pervenire con cortese
sollecitudine, un’esauriente e dettagliata relazione, e ogni altro atto utile
che si ritiene necessario (ordinanza, stralci planimetrici, sezioni
longitudinali e trasversali dei dossi installati e loro ubicazione, ecc.), su
quanto segnalato dal ricorrente, al fine di poter esprimere, previo sopralluogo
in loco, proprio parere in merito. Infine segnala che a tal uopo si fa presente
che codesto Comune è responsabile delle eventuali lesioni o danni, conseguenti
ad incidenti stradali, che dovessero risultare
determinanti dalla condotta colposa ed omissiva nella gestione della
infrastruttura viaria”.
L'intenzione di dare uno stop alla velocità eccessiva delle auto è certamente
un’iniziativa lodevole solo che i dossi artificiali realizzati sono chiaramente fuori legge, come scritto nel “Codice della
strada”. L'articolo 179 sui “rallentatori di velocità” prevede, infatti, questi
requisiti: “I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade
residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residence, ecc.; possono
essere installati in serie e devono essere presegnalati.
Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono
itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di
soccorso o di pronto intervento, come nel nostro caso, dove Calvi Risorta vanta
di una eccellente postazione del 118”.
Poiché nelle strade cittadine
spesso si vedono ambulanze o mezzi dei vigili del fuoco viaggiare a sirene
spiegate ecco la prima inosservanza del Codice. Eppure ci sta chi, come gli
amministratori di Calvi Risorta cerca di aggirare le
norme del codice della strada ignorandola completamente come l’art 179 del cds.
Noi ci chiediamo: quali danni sono stati prodotti agli
automobilisti in questi mesi? Quanto è costata la singolare sperimentazione
alle tasche dei cittadini? Era proprio inevitabile giacché esistono
in commercio dei limitatori di velocità già a norma, sperimentati e brevettati?
Se fosse solo per la storia dei dossi, avremmo tutti
l’impressione di trovarci di fronte ad un’Amministrazione simbolo
dell’abusivismo.