L'Archeoclub di Calvi Risorta e la grotta dei santi
Il Mattino, 05 luglio 2011
Uno studio sull'affinità dei dipinti bizantini della
grotta dei Santi nei pressi dell'Antica Cales di Calvi Risorta e quelli presenti nella grotta del Santo a Olevano sul Tusciano
in provincia di Salerno.
I dipinti presenti nelle due grotte hanno delle somiglianze
sorprendenti, così l'Archeoclub di
Calvi Risorta
sta realizzando uno studio per verificare se sia stata la stessa «mano» a
realizzare le importati opere d'arte. Per far ciò la scorsa settimana un gruppo
di lavoro dell'ArcheoClub di
Calvi Risorta guidato
dal presidente Paolo Mesolella si è recato nella grotta dei Santi, che si trova
nei pressi dell'antica città romana di Cales per fotografare quel che resta dei
dipinti.
Venerdì 15 luglio si recherà, invece, nel piccolo paese di
Olevano sul Tusciano che si
trova nelle montagne salernitane a
una ventina di chilometri da Battipaglia per fare
altrettanto con la grotta del Santo. La grotta dei Santi di Calvi Risorta è una grotta
scavata nel tufo che si trova sul versante di Pignataro Maggiore del piccolo
fiume Lanzi che ha origine nelle sorgenti di Rocchetta e Croce, passa per Calvi Risorta
e prima di sfociare nel mare nei pressi di Mondragone
confluisce nel Savone di Teano.
Questo fiume ha scavato una vallata naturale nella terra
tufacea e proprio ai margini della parete sud si trova la
grotte dei Santi, probabilmente utilizzata sin dall'epoca romana come
cava per l'estrazione del tufo. I dipinti invece risalgono al secolo X e XI e
sono opera di monaci provenienti dall'Oriente dove vigeva la persecuzione degli
iconoclasti. La grotta del Santo di Olevano sul Rusciano contiene al suo interno
una basilica e cinque cappelle, con numerosi e stupendi affreschi sempre di
stile bizantino.
Dopo aver guidato la spedizione alla grotta dei Santi di
Calvi Risorta il docente
di storia dell'Arte Pasquale De Stefano guiderà anche la spedizione in
provincia di Salerno, alla ricerca dei nessi tra i dipinti salernitani
e quelli casertani, per acquisire materiale
fotografico e farli confrontare al computer da esperti con tecniche
d'avanguardia.
Il presidente dell'Archeoclub
Paolo Mesolella sulla visita calena fa sapere: «È un peccato che così
importanti dipinti si trovino in una zona impervia e
difficile da raggiungere, soltanto grazie alla guida del prof. De Stefano siamo
riusciti a raggiungere la grotta dei Santi che è stata completamente invasa
dalla vegetazione».