ORA ANCHE
LE SOCIETA’ A MAGGIORANZA PUBBLICA FALLISCONO! SIAMO ALLA FRUTTA!
Redazione Calvi, 10 giugno 2011
Veniero Adriano Fusco
Al termine di una vicenda giudiziaria avviata da diversi
ex lavoratori Seproter, società che negli anni
passati, con un capitale misto pubblico-privato
controllato dall’Ente Provincia di Caserta, era preposta al controllo delle
caldaie in tutti i Comuni della provincia, l’azienda è stata dichiarata fallita
per l’eccessiva mole di debiti accumulata.
I lavoratori, iscritti al sindacato FP Cisl
di Terra di Lavoro e da questo affidati al giuslavorista
Domenico Carozza, si erano rivolti al giudice poiché
non erano state loro riconosciute le retribuzioni per gli ultimi mesi di lavoro
né tantomeno le liquidazioni. In altri casi, alcuni
lavoratori si erano visti riconoscere il diritto al reintegro nel posto di
lavoro, sulla base dell’art. 18, a causa di un ingiusto licenziamento.
Considerata l’ingente mole di debiti accumulati dalla
società, condannata dal giudice del lavoro a pagare imponenti somme di denaro,
ed ormai insolvente, il sindacato ed il legale hanno valutato l’opportunità di
presentare al giudice un’istanza di fallimento,
accolta appieno lo scorso lunedì con una decisione del Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere.
“L’innovativo principio accolto dal giudice – ha dichiarato
l’avvocato Domenico Carozza – riguarda la possibilità
che anche le società partecipate a maggioranza da un ente pubblico possono
essere dichiarate fallite in caso di insolvenza, a
differenza di quanto sostenevano gli amministratori della Seproter
appellandosi proprio alla circostanza che all’epoca dei fatti contestati la
società aveva un capitale controllato a maggioranza dalla Provincia di
Caserta”.