FURTO:
CONDANNATO IMPRENDITORE
Gazzetta di Caserta, 02 giugno 2011
Ruba legna, condannato imprenditore. Il giudice di
Carinola ha stabilito una condanna ad un anno e due mesi di reclusione, con la pena
sospesa. Inoltre il tribunale ha stabilito il versamento di 5mila
euro come acconto di risarcimento danni. La condanna è stata pronunciata
contro Gianluigi Cocchinone condannato per furto
aggravato di legname.
Tre testimoni hanno sostanzialmente confermato l'impianto
accusatorio contro l'imprenditore. I testi, davanti al giudice, hanno
confermato la versione del denunciante secondo cui nel
febbraio del 2009 Cocchinone stava tagliando
abusivamente legna su un fondo a Pietravairano.
Il processo riprenderà a maggio quando dopo la discussione
potrebbe anche essere emessa la sentenza. Secondo l’accusa l’imprenditore caleno stava tagliando un intero bosco
in località San Paolo nel comune di Vairano Patenora. Fu colto in flagranza di reato direttamente dal
proprietario del fondo - un militare residente a Pietravairano
- che si recò sul proprio terreno in compagnia di alcuni
amici. Il danno subito dal proprietario del bosco si aggirerebbe intorno ai
30mila euro. I fatti fanno riferimento al febbraio del 2009; la denuncia della
vittima fu presentata il 16 febbraio dello stesso anno.
Il processo a carico del 50enne che vive ed opera
principalmente fra Calvi Risorta e Rocchetta e Croce,
si è concluso dopo due anni dai fatti. Secondo l'accusa Cocchinone
ingannò la vittima prospettandogli l'acquisto del bosco.
L’imprenditore, insieme al militare - proprietario del
fondo - si recò in località San Paolo per quantificare il prodotto e
determinare il prezzo. Dopo una lunga trattativa i due
si salutarono, senza tuttavia raggiungere alcun accordo di compravendita. Invece, pochi giorni dopo, Cocchinone si
recò sul posto e avviò il taglio come se quel bosco fosse stato di sua proprietà.
Scoperto fu denunciato.
Saranno giudici a stabilire le colpe e le responsabilità
dell’uomo. La vittima — che si è costituita parte civile — è difesa
dall'avvocato Vincenzo Russo mentre l’imputato ha affidato la propria difesa
all'avvocato Benni Ianitti.