SPACCIO DI
DROGA: CONDANNATO A OTTO MESI
Gazzetta di Caserta, 19 maggio 2011
Era accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. Il
giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo ha condannato ad otto mesi
di carcere con la pena sospesa. Protagonista della vicenda un
20enne del posto, Valerio Iossa, che era stato protagonista
di fatti accaduti circa un anno fa. Iossa,
ora, attraverso il proprio legale, probabilmente proporrà ricorso in appello
contro la condanna.
Era il dodici giugno del 2010 quando i carabinieri della
locale stazione assestarono un importante risultato nella lotta allo spaccio di
droga a Calvi Risorta. Nella tarda serata di quel giorno trassero in arresto Iossa, sorpreso con 10,5 g. di hashish
divisa in singole dosi già pronte per il mercato dello spaccio. Mentre
invece, due giorni prima i carabinieri rinvenivano una
“panetta” di 100 g. nel luogo dove avveniva il fermo
del pusher caleno.
L’attività dei carabinieri di Calvi
Risorta fu frutto di un attento monitoraggio del cosiddetto “spaccio di
piazza" che avveniva nell’area 118, a seguito del quale i militari di Calvi
Risorta sono riusciti ad individuare nell'arrestato l'anello intermedio che
riforniva i tanti consumatori di ogni età. In generale, è dimostrato che fra i
giovani e i giovanissimi aumenta il consumo di droga e
di alcool soprattutto tra i più piccoli.
E' notevolmente allarmante, la
notizia che giunge dall'Espad, il progetto d'indagini
scolastiche su alcool e droga che riguarda gli studenti europei. Stando ai
risultati di questa ricerca, il 10% dei sedicenni italiani, fa uso di sedativi
e tranquillanti senza prescrizione medica e la percentuale femminile è pari al doppio di quella maschile. Sono soprattutto le
ragazzine, ad essere vittime di questo tipo di problematica. La ricerca è stata
compiuta in tutta Europa, con risultati abbastanza preoccupanti anche in
Polonia, Lituania, Francia e Principato di Monaco.
In Italia, l’indagine è stata svolta dal Consiglio
Nazionale delle Ricerche di Pisa su un campione di circa 10 mila studenti, rilevando
che la tendenza è decisamente in aumento e sta
raggiungendo il picco dell’11% che si ebbe negli anni 90. Il 4% dei ragazzi
italiani, inoltre, confessa che molto spesso utilizza alcol per ingerire questi
farmaci e aumentare una fittizia sensazione di “sballo” o presunto benessere;
nulla di più incosciente e letale per i nostri giovani, che ignari forse dei
mortali risvolti di queste abitudini, portano alle
estreme conseguenze dei comportamenti gia sbagliati in partenza.
Relativamente al consumo d'alcol, invece, il paese segna un aumento delle “giovani consumatrici" più che dei consumatori in genere: dal 35 al 42% dal 1995 ad oggi.