CANI RANDAGI… UNA PIAGA DA COMBATTERE!!!

 

PD Calvi Risorta, 02 maggio 2011

 

Si susseguono segnalazioni di cani randagi che scorazzano indisturbati per le strade di Calvi Risorta!!!

 

Cari lettori, in questi giorni sono arrivate parecchie segnalazioni  circa la presenza per le strade di Calvi Risorta di un branco di cani randagi, che si aggira indisturbato precisamente nella  località Petrulo.

 

Questa cosa si verifica da molto tempo, senza che gli organi preposti intervengano per mettere fine a questa situazione di pericolo per la comunità calena, oltre all’elevato rischio del diffondersi di possibili malattie infettive. La Regione Campania, prima con la L.R. n°36/93 e poi con la  L.R. n° 16 del 24/11/2001 “Tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo”, in attuazione di quanto disposto dalla legge 14 agosto 1991 n° 281, promuove e disciplina il controllo del randagismo e  stabilisce che all’attuazione della stessa provvedano, nei rispettivi ambiti di competenza, la Regione, le Province, i Comuni, Le Comunità Montane e le Aziende Sanitarie Locali.

 

Noi non sappiamo quanto è stato destinato alla tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo nel bilancio comunale, però in compenso i cittadini ogni giorno vivono sulla loro pelle una situazione di disagio ed a volte anche di paura. Abbiamo già segnalato molto tempo fa, uno spiacevole episodio capitato ad un cittadino caleno. Lo vogliamo ricordare come monito a chi dovrebbe vigilare. Il cittadino in questione era intento a fare jogging per le strade Calene di buon mattino, allorquando fu assalito da un branco di cani randagi (lo stesso di questi giorni?), per sua sfortuna, forse perché paralizzato dalla paura, cadde a terra e fu accerchiato.

 

Il caso volle, fortunatamente per la sua incolumità, che in quel preciso istante si trovava a passare un altro cittadino caleno che si recava al lavoro, fu la sua salvezza, in quanto quest’ultimo resosi conto di quello che stava accadendo, riuscì a mettere in fuga gli animali. A questo proposito vogliamo ricordare a Caparco & soci quanto ha stabilito la sentenza del 22/10/2003 del Giudice di Pace di Manduria:  La pubblica amministrazione risponde dei danni provocati dai cani randagi, in applicazione del principio generale del neminen laedere ex art. 2043 c.c., qualora abbia omesso e trascurato di adottare i provvedimenti e/o le cautele idonee a rimuovere ed eliminare il potenziale pericolo rappresentato dai cani randagi, con i poteri attribuiti dalla legge e con le modalità oggetto della discrezionalità amministrativa.

 

In definitiva i cani randagi costituiscono per l’utente della pubblica via un’insidia non prevedibile né evitabile di cui l’amministrazione Pubblica non può non essere chiamata a rispondere. A questo punto vi vogliamo raccontare ciò che è accaduto nella serata di venerdì 29 aprile 2011 in Petrulo.

 

Una famiglia era intenta a cenare, quando all’improvviso ha udito provenire dall’esterno insistenti latrati e dei lamentosi miagolii, allarmati si sono precipitati all’esterno. Lo spettacolo che hanno trovato è stato raccapricciante, la loro gattina peraltro incinta, era stata sbranata da un branco di cani randagi che alla loro vista sono immediatamente fuggiti. Hanno cercato in tutti i modi di salvare la gattina ma non c’è stato niente da fare. Sono iniziati i pianti della loro figlioletta, la quale chiedeva ai genitori come era stato possibile una cosa del genere. I genitori hanno avuto il loro daffare per consolarla e per calmarla, scossi anche loro da quanto era successo.

 

Il papà il giorno dopo ha contattato la nostra redazione per raccontarci l’accaduto e chiedere il nostro intervento affinchè ci facessimo promotori di una campagna di sensibilizzazione per risolvere il problema del randagismo a Calvi Risorta. I cani sono le prime vittime di questo problema, loro poveretti già subiscono lo stato di abbandono, dovuto alla pessima abitudine di qualcuno di disfarsi di questi animali, quando forse si sono stufati di accudirli.

 

Ricordiamo ai nostri amministratori che sicuramente i randagi vivrebbero molto meglio nei canili, dove verrebbero custoditi ed accuditi con tutte le tutele delle leggi in materia. Chiediamo a Caparco & soci: il Comune di Calvi Risorta ha un contratto con qualche ditta specializzata per la cattura e la custodia dei cani randagi? Chi dovrebbe vigilare sul fenomeno del randagismo? Quale settore dovrebbe gestire questo servizio? Sicuramente  gli amministratori di maggioranza di tutto questo non ne sanno niente, adesso rinfreschiamo loro la memoria.

 

Il Comune ha un servizio per l’affidamento in convenzione per il ricovero, la custodia ed il mantenimento di cani randagi con una ditta specializzata del settore. Questo si evince dalla determina di liquidazione per ricovero cani randagi periodo da settembre a dicembre 2010, n° 214 R.G. del 05/04/2011. A questo punto sorge spontanea una domanda: Come è possibile che il Comune paghi il servizio in oggetto e poi si verificano situazioni come quelle segnalate? Forse chi dovrebbe vigilare è impegnato in azioni più importanti, come controllare insieme all’assessore al ramo i sacchetti dell’immondizia? Per completezza della notizia il responsabile di settore che si occupa di tale servizio è l’ing. Santillo Sergio (cugino del sindaco Caparco), che dovrebbe chiamare la ditta alla bisogna.

 

Verrebbe da dire… ancora lui? Ebbene … si!!!