DOSSI RIMOSSI… LA PASTICCIOPOLI DI CAPARCO… CONTINUA!!!

 

PD Calvi Risorta, 27 aprile 2011

 

Questa mattina è iniziata la rimozione dei dossi, da notizie trapelate sembra che Caparco continui con i suoi proverbiali pasticci. E’ la prima vittoria ma la nostra battaglia continua.

 

Cari lettori, questa mattina di buon ora dopo circa 90 giorni dalla missiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  è iniziata la rimozione dei dossi, voluti cocciutamente da Caparco & soci. Come ricorderete il capogruppo di Uniti per Calvi Giacomo Zacchia, affiancato dal nostro sito, ha condotto una battaglia per il ripristino delle più elementari norme legali inerenti l’installazione dei dossi artificiali. Ha segnalato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quanto stava accadendo a Calvi Risorta e puntualmente sono arrivati i funzionari del Ministero, i quali hanno certificato che quanto segnalato da lui corrispondeva a verità ordinando la rimozione degli stessi.

 

Caparco che sembra essere allergico ai pareri di autorevoli funzionari ministeriali, in tutto questo tempo ha fatto orecchie da mercante, continuando a dichiarare sui quotidiani locali che lui i dossi non li avrebbe rimossi, forse perché continua a pensare di vivere nella repubblica di Caparco, dove vigono le leggi di Caparco - Santillo. Nel frattempo prima ha cercato e poi ottenuto un incontro al Ministero per di dipanare il pasticcio che aveva combinato, che rischia di avere conseguenze molto pesanti dal punto di vista economico, se viene accertato un eventuale danno erariale dalla Corte dei Conti.

 

Noi pensiamo che i presupposti ci siano tutti, ed il danno sia enorme per le casse comunali: costo dossi e passaggi pedonali rialzati euro 38.280,00 (ogni dosso è costato 1.276,00 euro), costi per le competenze tecniche per la variante euro 5.090,33; costi per la segnaletica verticale ed orizzontale che quantizzeranno gli organi competenti; costi per la rimozione. Cari lettori, adesso vi spieghiamo perché secondo il nostro punto di vista la pasticciopoli dei dossi continua.  Caparco ha dovuto cedere all’evidenza della legge, nonostante la sua testardaggine e onnipotenza, ha masticato amaro e si è dovuto rimangiare tutto quello che ha dichiarato sui quotidiani locali, però sembra che l’abbia fatto a modo suo, cioè in modo ancora una volta dilettantesco, diremmo noi caparchesco. Dalle sempre meno segrete stanze comunali ,in questi giorni stanno trapelando copiosamente notizie inerenti la rimozione dei dossi.

 

Prima notizia: Verranno rimossi 10 dossi, notizia rilevatasi vera, i dossi marcati con una xs sono realmente 10. Primo grande pasticcio: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha contestato il numero dei dossi, ha certificato invece che è vietata l’installazione dei dossi sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso e di pronto intervento (articolo 179 cds comma 5).

 

Seconda notizia: I rimanenti dossi saranno modificati, sembra che verranno fresati in altezza e allungati con altro asfalto, se ciò fosse vero, chiediamo al tecnico comunale: quanto tempo resisterà il nuovo velo di asfalto sotto il peso dei veicoli e delle intemperie? Dossi rifatti docet.

 

Terza notizia: sembra che la ditta che sta rimuovendo i dossi, abbia firmato un’intesa con l’amministrazione in cui si impegna a rimuovere i dossi gratuitamente. Se ciò fosse vero si lederebbe il principio che il lavoro va sempre pagato, soprattutto se prestato da una ditta privata a una pubblica amministrazione. Inoltre la legge proibisce l’esecuzione di prestazioni gratis o la cessione di servizi a titolo gratuito alle pubbliche amministrazioni. Il sindaco Caparco in risposta ad un’interrogazione in Consiglio Comunale affermò che i lavori eseguiti per i dossi, erano stati fatti a regola d’arte, salvo che per quattro dossi non rispondenti alle caratteristiche del progetto, che poi furono rifatti a spesa della ditta esecutrice. In quel caso e solo in quel caso la ditta li ha demoliti e rifatti a sue spese, perché alla fonte vi era stato un suo errore. Prossimamente analizzeremo la questione più dettagliatamente.

 

Quarta notizia: Sembra che per la rimozione dei dossi sia stata fatta una delibera di Giunta, se ciò risultasse vero,  non ne abbiamo la certezza perché non ancora pubblicata sul sito Istituzionale del Comune, chiediamo agli assessori come mai per l’installazione dei dossi il sindaco ha fatto un atto monocratico e per la rimozione parziale ha deliberato l’intera Giunta? Noi forse la risposta l’abbiamo, ma la lasciamo a loro, a buon intenditore poche parole.

 

Chiediamo a Caparco & soci ma per la rimozione e l’eventuale rimodulazione dei dossi è stato fatto un nuovo progetto? Se si chi lo ha redatto?  Questa mattina siete scomparsi dalle strade cittadine? 

 

D’altronde non è una novità per gli amministratori di maggioranza, sindaco Caparco hai  iniziato anche tu?  E’ segnato con una xs e quindi da rimuovere anche un passaggio pedonale rialzato, precisamente quello posizionato davanti all’entrata del plesso Don Milani, non era forse il caso di risagomarlo come suggerito dai funzionari del Ministero?

 

Cari lettori, la nostra battaglia continua, siamo solo all’inizio di un ulteriore braccio di ferro con Caparco & soci. Abbiamo dimostrato grazie all’impegno di tutti e principalmente attraverso l’impegno costante ed instancabile del Capogruppo di Uniti per Calvi Giacomo Zacchia: Che un’altra Calvi Risorta è possibile. Una Calvi Risorta più giusta, più rispettosa delle regole, più aperta al confronto democratico. Una Calvi Risorta dove non ci si senta oppressi dai potenti di turno, che calpestano i diritti dei cittadini, che si sentono onnipotenti ed al di sopra delle leggi, dove un assessore  dichiari in un pubblico Consiglio Comunale “la legge sono io” senza che nessun collega di maggioranza censuri tale affermazione.