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MERCATO: CONTINUA L’INCHIESTA DELLA CORTE DEI CONTI
Calvirisortanews, 20 aprile 2011
Espropri aree per costruzione mercato comunale coperto e
alloggi di edilizia pubblica economica e popolare:
continua l'inchiesta della Corte dei conti sul presunto danno erariale arrecato
alle casse comunali dagli amministratori comunali.
Dopo la citazione in giudizio, da parte della Procura napoletana di via Piedigrotta, degli ex sindaci
Luigi Izzo ed Antonio Cipro, del attuale sindaco Antonio CAPARCO, degli ex
assessori Silvio CAPARCO e Andrea D'Onofrio, defunto, e dell'ex dirigente
dell'Ufficio Tecnico Comunale, Antonio Bonacci, la magistratura contabile vuole
vederci più chiaro e ha ordinato a Palazzo di Città un cosidetto
«incombente istruttorio».
Il primo cittadino dovrà trasmettere, entro 90 giorni, l'elenco nominativo dei sindaci e assessori che si sono avvicendati
dal 1984 al 1994; copia dei verbali della commissione edilizia tra il 1984 ed
il 1995; copia della delibera di insediamento della giunta all'epoca in
funzione dalla quale è possibile evincere la distribuzione delle deleghe
effettuate dai sindaci Luigi Izzo (periodo 1980-1990) e Antonio Cipro (periodo
1990-1994) ed ogni altro atto di giunta, emesso nei precisati periodi di tempo,
dal quale si possono ricavare notizie utili sugli amministratori all'epoca in
carica con funzioni di assessori ai lavori pubblici.
Per il caso di inadempimento e con spese (500 euro) a
carico del Comune, la Corte dei conti ha sin da ora nominato quale commissario
ad acta Carmine De Michele, direttore di segreteria
della stessa Corte. Si tratta, in sostanza, della reiterazione dell'incombente
istruttorio già ordinato nel 2006 e non compiutamente adempiuto, atteso che
emergono notizie confuse sulle qualifiche di assessori
ai Lavori Pubblici di Silvio CAPARCO e Andrea D'Onofrio oggi defunto.
Con la stessa sentenza, la Corte dei conti ha respinto l'eccezione di nullità
degli atti istruttori e dell'atto di citazione in giudizio presentata in
applicazione della normativa legislativa del 2009 che prevede una sorta di
«condono erariale».
Non essendo stati i due procedimenti espropriativi completati nei termini di
legge, la persona espropriata aveva ottenuto nel 2001 dal Tribunale di Santa
Maria Vetere due sentenze di condanna del Comune al risarcimento del danno (70.957,73 euro e 10.183,73 euro). Il collegio
giudicante era composto dal presidente Fiorenzo Santoro, dal consigliere Marta Tonolo e del primo referendario Rossella Cassanetti, estensore. Pm
Pierpaolo Grasso, segretario Francesca Cerino.