FURTO, ARRESTATO IZZO: DEVE SCONTARE 6 MESI

 

Gazzetta di Caserta, 19 aprile 2011

 

Furto aggravato, arrestato Nicandro Izzo. Deve scontare sei mesi di carcere come residuo di una condanna inflitta per fatti accaduti nel marzo del 2009.

 

Per queste ragioni, l'altro giorno, i carabinieri della locale stazione - guidati dal Maresciallo Petrosino - in esecuzione dell'ordine del Tribunale, hanno tratto in arresto il 30enne accompagnandolo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

 

I fatti che hanno portato alla condanna del 30enne caleno prendono avvio il 27 marzo del 2009 quando, nella tarda serata - Izzo e un suo complice - rubarono un’autovettura a Calvi Risorta e si diedero a corse sfrenate per le strade di  Giano Vetusto.

 

Ed è stato proprio questo loro gesto di follia ad attirare l'attenzione di alcuni cittadini che hanno segnalato la presenza di quelli che ritenevano semplici teppisti di strada ai carabinieri della sezione autoradio di Capua e del comando Stazione caleno retto dal Maresciallo dell’Arma Massimo Petrosino e del Maresciallo Rosario Monaco. La sorpresa per i militari dell’Arma fu duplice: non solo non erano semplici teppisti ma, si trovavano al cospetto di due personaggi già a loro noti che si erano resi responsabili del furto dell’autovettura, una Fiat Panda nel comune caleno.

 

Le statistiche mostrano un quadro desolante che indica i furti d'auto come un fenomeno in crescita. Nella distribuzione geografica emerge una netta separazione tra nord e sud: la maglia nera per il tasso di furto di autovetture va alla Campania (10 auto rubate ogni 1000 circolanti), seguita da Puglia, Lazio e Calabria, mentre la regione con il minor numero di auto rubate è la Val d'Aosta, seguita da Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

 

Secondo quanto emerso durante la fase processuale, il furto della vettura che ha determinato la condanna di Izzo appare nascere più come un atto fine a sé stesso e non sembra inquadrarsi nei canali classici dei sistemi dei furti d’auto.