DIFFERENZIATA: LE
CRITICHE DI BONACCI
Gazzetta di Caserta, 10 aprile 2011
“Abbiamo a cuore il successo della raccolta differenziata”. Questa la preoccupazione
dei consiglieri di Rinascita Calena Giuseppe Zona e Antonello Bonacci e dei
consiglieri Nicola Cipro e Giovanni Marrocco.
“Proprio per questo temiamo che il servizio possa
incontrare qualche difficoltà in più rispetto alle già tante che ha. Dagli
errori del passato bisogna trarre insegnamento e se possibile beneficio. Almeno
nella pubblica amministrazione dovrebbe essere una regola non difficile da
applicare. La sensibilizzazione e l'istruzione della popolazione sul sistema di
raccolta differenziata è un presupposto
imprescindibile per il buon esito del servizio.
Dopo tanto, troppo, tempo è ricominciata la differenziazione
dei rifiuti qui a Calvi Risorta e sappiamo quanto sia
difficile raggiungere una buona percentuale. Ne abbiamo
avuto ampia dimostrazione nella prima esperienza di quest’amministrazione,
quando le percentuali calene erano stabilmente al di sotto della media (già di
per sé bassa) richiesta dalla regione Campania. Siamo rimasti delusi dalla
mancata consegna domiciliare del kit per la differenziata.
Sarebbe stato un modo per raggiungere tutte le famiglie ed essere anche di aiuto con le prime fondamentali spiegazioni.
Calvi Risorta aderisce ad un consorzio che non manca di mezzi e personale, alle spese per i quali, tra
l'altro, contribuiamo con quote non
irrilevanti. Già in passato abbiamo evidenziato come la priorità per il successo
della differenziata e di tutto il ciclo dei rifiuti
sia la sensibilizzazione, la quale si può ottenere solo rendendo effettivamente
partecipi le famiglie. Basti pensare a quante famiglie non sono ancora
informate a dovere o non lo sono affatto. Ma sappiamo che la cultura
della partecipazione non è certo il marchio di fabbrica
dell'amministrazione Caparco. Bene sarebbe stato riproporre
gli incontri nelle scuole come fu fortemente voluto dall’ex assessore Carmelo
Bonacci, anch'egli candidato nelle fila di Rinascita Calena, perché la cultura
del riciclo passa anche dall'istruzione”.