DOSSI… I RETROSCENA
DELL’INCONTRO ROMANO!!!
PD Calvi Risorta, 04 aprile 2011
Vi sveliamo i retroscena trapelati dall’incontro
tenutosi a Roma con i funzionari del Ministero.
Cari lettori, si vocifera in giro di un incontro richiesto
dal sindaco Caparco con i funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti. Notizia peraltro riportata da un noto sito locale
giorno 14/03/2011. Si parlava di un imminente incontro romano fra il
sindaco accompagnato dal tecnico comunale con il dott. Ing.
Franco Mazziotta della Direzione
Generale per la Sicurezza Stradale divisione II, per cercare di trovare
una via d’uscita onorevole e forse non onerosa dal rebus dossi. Caparco
& soci si sono cacciati in un bel pasticcio, rischiano di pagare di tasca
loro una scelta scellerata presa in perfetta solitudine, come sua abitudine,
dal sindaco sordo ai suggerimenti di chi disinteressatamente cercava di farlo
ritornare sui suoi passi.
L’amministrazione Caparco dopo
aver fatto installare dei dossi risultati poi illegali, in violazione al codice
della strada cosa rilevata proprio da quei funzionari che cercano di incontrare. Dopo aver disatteso il parere
del Ministero, sono passati già più di 60 giorni, - dopo aver speso dei soldi
pubblici che con la rimozione dei dossi e della relativa segnaletica
forse è proprio il caso di dirlo, sono stati sprecati.-
Dopo aver taciuto per moltissimo tempo su queste spese, le hanno rese note solo dopo una diffida ai sensi
dell’articolo 328 C.P., ricordiamo per dovere di
cronaca che ogni dosso è costato 1.276,00 euro cadauno, a cui vanno aggiunte le
spese tecniche di variante e le spese relative alla segnaletica. Ma non erano stati fatti a costo zero? Hanno cercato un
approccio con i funzionari del Ministero forse perché spaventati dell’eventuale
danno erariale che forse hanno provocato.
E’ notorio che se viene
riconosciuto un eventuale danno erariale, chi paga di tasca propria per questo
danno, è colui o coloro che lo hanno provocato. Abbiamo anticipato
che secondo noi la risposta che avrebbero avuta era rimuovere i dossi
perché illegali. Solo Caparco & soci si ostinano testardamente a sostenere
il contrario.
Non hanno capito o forse fanno finta di non capire che con
questo loro atteggiamento non fanno altro che aggravare la loro posizione,
perché dal 02/02/2011, data della comunicazione del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, la responsabilità di eventuali
lesioni o danni, conseguenti ad incidenti stradali, che dovessero risultare
determinati nella gestione della infrastruttura viaria, saranno a carico
solo ed esclusivamente dell’amministrazione comunale e non da parte della
polizza assicurativa.
Gli unici dossi che si stanno “rimuovend”
da soli sono quelli rifatti, che si stanno sgretolando sotto il peso degli
automezzi e delle intemperie. Veniamo ora all’incontro romano, nei corridoi
delle segrete stanze comunali si vocifera che ad accompagnare il sindaco siano stati il tecnico comunale ing. Santillo Sergio (cugino
del sindaco Caparco) e l’assessore Capuano Agostino, sembra non ci sia andato
nemmeno l’assessore Martino Pietro pur avendo più titoli essendo un ingegnere,
forse è vero quello che si mormora in giro: era stato l’unico che aveva
espresso forti perplessità sull’installazione dei dossi.
Con questo gesto ha voluto rimarcare questa sua distanza
da tale decisione? Si racconta che l’incontro sia avvenuto mercoledì 23/03/2011
e che sia durato circa due ore. Il trio ha cercato di trovare delle
giustificazioni all’installazione dei dossi, il funzionario ha ribadito quanto comunicato nella nota del Ministero
elencando le varie violazioni del Codice della Strada, ribadendo di comprendere
le motivazioni dell’amministrazione, ma che ogni decisione in merito alla
viabilità deve sempre essere adottata nel rispetto della normativa vigente.
Sembra che il funzionario abbia ribadito espressamente
che il sindaco deve emettere un’ordinanza di rimozione dei dossi, ricordando
che per i passaggi pedonali rialzati se eventualmente non venissero rimossi ci
si deve attenere alle prescrizioni contenute nella nota del 02/02/2011.
Della situazione attuale già era informato avendo ricevuto
una missiva dal capogruppo di Uniti per Calvi Giacomo
Zacchia, che lo informava di quanto stava accadendo. Il sindaco, a questo punto,
stando alle indiscrezioni trapelate, pare abbia
preso l’impegno di emettere l’ordinanza e di comunicarla al Ministero cercando
in questo modo di salvare il salvabile dopo il patatrac che ha combinato. A
questo punto ricordiamo al sindaco di sbrigarsi con l’emissione
dell’ordinanza perché più passa il tempo, più la situazione si ingarbuglia ed i costi di eventuali danni aumentano.
Cari lettori, non sappiamo se l’ordinanza sia stata emessa
perché inspiegabilmente da alcuni giorni il sito Istituzionale del Comune è
oscurato, già sono stati chiesti lumi al segretario comunale, il quale non ha
saputo o non ha voluto dare spiegazioni in merito. Con un consigliere comunale
si è giustificato dicendo che non aveva più un referente e che comunque gli atti erano disponibili anche in forma cartacea.
Da una verifica sul sito del CST è risultato
che solo calvirisorta.gov.it è oscurato. Della cosa
già sono state chieste spiegazioni ai responsabili del sito medesimo.
Ricordiamo a chi di dovere che i cittadini di Calvi
Risorta pagano di tasca propria per avere tale servizio. Inoltre il consorzio
CST non è buono solo a fare eleggere il sindaco Caparco nel suo consiglio
di amministrazione con relativo stipendio, ma serve ad
erogare il sevizio online per informare tutti i
cittadini degli atti prodotti dalla amministrazione civica. Sappiamo anche che
le rate dovute al consorzio sono state regolarmente saldate, guarda caso un po’
prima dell’elezione di Caparco nel consiglio di amministrazione.
A tutti i lettori ricordiamo che tutte le notizie riportate in questo articolo
non abbiamo potuto verificarle, in quanto non sono suffragate da
documenti, ma sono frutto delle tante indiscrezioni che circolano in
paese. Le abbiamo pubblicate per dovere di cronaca ed
anche perchè quello che prima si sussurrava in
giro su altre questioni, alla fine si sono rivelate tante verità suffragate da
documenti ufficiali inoppugnabili. Vi comunichiamo che appena verremo in
possesso della documentazione, vi informeremo come
facciamo di solito.