TRASPORTAVANO
RIFIUTI: IERI IL PROCESSO
Gazzetta di Caserta, 09 marzo 2011
Trasportavano rifiuti illegalmente. Ieri davanti ai
giudici Nicola Leva, Antonio Fusco e Riccardo Zanna. L'udienza segue quella
dello scorso febbraio quando il giudice convalidò l'arresto e rimise in libertà
i tre caleni.
Trasportavano rifiuti speciali e pericolosi. Non avevano alcuna autorizzazione, così come non hanno saputo spiegare
la provenienza e la destinazione dei materiali. Finirono in cella di sicurezza
tre uomini, tutti di Calvi Risorta, due già noti alle forze dell'ordine, un
terzo incensurato.
Vennero arrestati, in base alla nuova
legge per l'emergenza rifiuti in Campania, Riccardo Zanna 25 anni, Nicola Leva 40
anni, Antonio Fusco di appena 21 anni. Oggi, a loro carico si dovrebbe
celebrare la prima udienza del processo che scaturisce da quei fatti.
L'arresto venne eseguito da una
pattuglia dei carabinieri di Calvi Risorta, agli ordini del maresciallo
Petrosino. I tre, a bordo di un veicolo commerciale stracolmo di materiali di ogni genere, vennero fermati nei pressi della statale
Casilina.
Secondo l'ipotesi dell'accusa i
tre avevano raccolto i materiali e stavano per disfarsene in qualche punto del
territorio. In Campania, dopo la decisione del governo, ci sarà l'arresto per
chi sarà sorpreso ad abbandonare
rifiuti ingombranti (lavatrici, materassi o altro).
E' una delle norme del decreto legge approvato dal Consiglio
dei ministri, che completa il pacchetto dedicato all'emergenza
rifiuti. Si rischieranno da 6 mesi a 3 anni di reclusione - chi sarà colto in
flagrante verrà arrestato. La disposizione non vale
per tutto il territorio nazionale, ma solo per la Campania e per quelle regioni
in cui è stata riconosciuta l'emergenza.
Ormai non se ne può più, sempre più numerose le discariche
abusive di rifiuti di ogni genere nelle campagne. Le forze
dell'ordine tentano in ogni modo di arginare la cattiva abitudine di pochi
cittadini che abbandonano l'immondizie nel territorio
comunale.
Copertoni, televisori rotti, amianto, buste piene di
bottiglie in plastica o vetro già differenziate. Basta
percorrere una qualsiasi strada alla periferia del paese e lo scenario si
ripete. Strade di penetrazione agraria inondate di spazzatura e discariche
abusive.
Famiglie e attività commerciali che per vari motivi non
differenziano i propri rifiuti o non vogliono attendere il passaggio degli
addetti alla raccolta differenziata, si liberano della
loro spazzatura gettandola nel primo angolo "tranquillo".