SMALTIMENTO
ILLECITO RIFIUTI: SCATTA IL PROCESSO
Gazzetta di Caserta,
08 marzo 2011
Gianni Del Monte
Saranno stamattina davanti al giudice di Santa Maria Capua
Vetere Nicola Leva, Antonio Fusco e Riccardo Zanna. L’udienza segue quella
dello scorso febbraio quando il giudice convalidò l'arresto e rimise in libertà
i tre caleni.
Trasportavano rifiuti speciali e pericolosi. Non avevano alcuna autorizzazione, così come non hanno saputo spiegare
la provenienza e la destinazione dei materiali.
Finirono in cella di sicurezza tre uomini, tutti di Calvi
Risorta, due già noti alle forze dell'ordine, un terzo incensurato. Vennero arrestati, in base alla nuova legge per l'emergenza
rifiuti in Campania, Riccardo Zanna 25 anni, Nicola Leva 40 anni e Antonio
Fusco di appena 21 anni.
Oggi, a loro carico si dovrebbe celebrare la prima udienza
del processo che scaturisce da quei atti. L'arresto venne eseguito da una pattuglia dei carabinieri di Calvi
Risorta, agli ordini del maresciallo Petrosino.
I tre, a bordo di un veicolo commerciale stracolmo di
materiali di ogni genere, vennero fermati nei pressi
della statale Casilina. Secondo l'ipotesi dell'accusa i
tre avevano raccolto i materiali e stavano per disfarsene in qualche punto del
territorio.
In Campania, dopo la decisione del governo, ci sarà
l'arresto per chi sarà sorpreso ad abbandonare rifiuti ingombranti (lavatrici,
materassi o altro). E' una delle norme del decreto legge approvato dal
Consiglio dei ministri, che completa il pacchetto
dedicato all’emergenza rifiuti. Si rischieranno da 6 mesi a 3 anni di
reclusione - chi sarà colto in flagrante verrà
arrestato.
La disposizione non vale per tutto il territorio
nazionale, ma solo per la Campania e per quelle regioni in cui è stata riconosciuta
l‘emergenza. Ormai non se ne può più, sempre più numerose le discariche abusive
di rifiuti di ogni genere nelle campagne.
Le forze dell'ordine tentano in ogni modo, di arginare la
cattiva abitudine di pochi cittadini che abbandonano l'immondizie
nel territorio comunale. Copertoni, televisori rotti, amianto, buste piene di
bottiglie in plastica o vetro già differenziate. Basta
percorrere una qualsiasi strada alla periferia del paese e lo scenario si
ripete.
Strade di penetrazione agraria inondate di spazzatura e
discariche abusive. Famiglie e attività commerciali che per vari motivi non
differenziano i propri rifiuti o non vogliono attendere il passaggio degli
addetti alla raccolta differenziata,
si liberano della loro spazzatura gettandola nel primo angolo
"tranquillo" non curanti delle regole e dei danni che si arrecano all’ambiente.
Eppure il sistema di raccolta differenziata in paese
sembra funzionare con buoni risultati. La difesa dei tre imputati,
probabilmente, tenterà di dimostrare che i tre uomini non avevano
alcuna intenzione di liberarsi dei materiali in periferia o comunque in modo
illecito.
Era loro intenzione, invece, portare i materiali caricati
sul veicolo commerciale in qualche discarica adatta a ritirare
quel tipo di rifiuto. L’udienza di oggi potrebbe essere anche decisiva e quindi il giudice
potrebbe anche emettere sentenza.