Calvirisortanews, 26 febbraio 2011
“Giudico perlomeno increscioso il comportamento del
sindaco Antonio Caparco che, dimostrando scarsa
sensibilità verso i simboli della storia patria, ha consentito l’installazione
dei pupazzi di Carnevale anche a ridosso del monumento dedicato ai caduti”.
A parlare così è Nicola Cipro, consigliere comunale in carica. La sua è una
presa di posizione che non condanna l’attività della proloco
“che - aggiunge - fa bene a mettere in campo tali attività ludiche tese al
divertimento di grandi e bambini in vista del carnevale” ma semmai la
superficialità con la quale si creano “anche involontariamente, per semplice
disattenzione” determinate situazioni.
Ricapitolando: l’amministrazione comunale aiuta, anche economicamente, come al solito una delle due proloco calene… ad organizzare il carnevale e all’interno di questo
obiettivo spuntano una serie di busti satirici vestiti con i colori della
bandiera nazionale. E fin qui, nulla di strano. Il
fatto è che le effigi carnevalesche, vuoi per disattenzione o per scarso senso
civico (questo è poi la vera critica che viene mossa)
vengono posizionate davanti al monumento eretto in onore dei caduti in guerra.
Anzi, una delle statue di cartongesso,
è stata addirittura assicurata con delle corde ai supporti marmorei che
delimitano l’area. Ora, l’effetto che ne viene fuori è sicuramente di
dubbio gusto. L’immagine che ne può cogliere un passante con il gioco della prospettiva è quello che il monumento sia stato sacrificato
per la carnevalata. E questo di sicuro non è giusto,
oltre che magari non voluto. Ora la speranza qual è? Semplice:
che il sindaco (che tra l’altro si dice abbia assistito personalmente alla posa
in opera) con una semplice presa di coscienza faccia spostare più in là di quel
tanto che basta le statue di Carnevale da salvaguardare l’immagine del
monumento.
Come ha già fatto con i manifesti che riproducevano foto (scattate sempre
davanti al monumento dei caduti della guerra) ragazzi e ragazze del posto
(minorenni) con le ramazze in mano quale invito a
tenere pulita la città. E come ci si aspetti che faccia con i
dossi artificiali, la cui rimozione è stata richiesta dallo stesso Ministro dei
trasporti. In assenza di ciò, (in relazione ai
mascheroni di carnevale) il sindaco potrebbe aspettarsi la reazione contro
anche delle associazioni combattentistiche, dell’associazione dei carabinieri
in congedo, dei circoli culturali locali.
Anche i carabinieri della locale stazione e la stessa
polizia locale potrebbero ad un certo punto non gradire l’accostamento delle
maschere di carnevale al monumento, per ragioni di rispetto della patria dei
simboli della storia e di chi ha sacrificato la vita per la nazione. Insomma,
caro sindaco, sembra dire la città calena, non tutto
ciò che esiste può essere ridotto a carnevalata, anche per mera disattenzione.
E se di buona fede si tratta, come tutti sperano, allora… Via quelle maschere
di carnevale dal monumento che il 4 novembre di ogni
anno vede ai suoi piedi, in un afflato unitario e ossequioso, tutta la città
per la festa nazionale; in memoria dei caduti e dell’Italia liberale e
repubblicana. Dimenticavamo: quest’anno il sindaco
non ha ricordato i caduti lo scorso 4 novembre perché, come fece egli stesso fa
sapere, era impegnato altrove.