DOSSI: IL PD CONTRO IL MINISTERO

 

Corriere di Caserta, 11 febbraio 2011

 

(cs)

 

La sezione del Partito Democratico di Calvi Risorta si mostra preoccupata per la decisione del Ministero delle Infrastrutture di rimuovere tutti i dossi, gli attraversamenti pedonali e la segnaletica al riguardo dalle strade calene.

 

Ciò che maggiormente crea preoccupazioni è lo spreco di denaro pubblico. La normativa è chiara: i dossi non si possono istallare su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli di soccorso e di pronto intervento (ambulanze, carabinieri, polizia municipale); i dossi fatti secondo le regole si possono istallare solo in zone residenziali munite di apposita segnaletica, con dei segnali "Zona residenziale - inizio e fine", cosa anche questa non riscontrata dall'accertamento dei funzionari tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

 

Le domande che i membri del Partito Democratico pongono all'attuale maggioranza sono relative ai costi dei dossi ritenuti illegali ed anche dei passaggi rialzati che sono stati ritenuti a loro volta non a norma.

 

Più volte il capogruppo di "Uniti per Calvi", Giacomo Zacchia, ha chiesto in consiglio comunale i costi dei dossi. La maggioranza, però, non ha mai risposto. Si vocifera tra i comuni cittadini che siano costati tra i 30mila e i 40mila euro.

 

L'opposizione si chiede anche quant'è costata la segnaletica verticale installata in prossimità dei dossi. La maggioranza, dovrà rispondere dinanzi alla Corte dei Conti a queste domande. Infine, gli esponenti di centrosinistra chiedono anche le dimissioni dell'attuale maggioranza per quanto accaduto a danno delle tasche dei cittadini caleni.