DEPURATORI: CAPARCO ORDINA L’INDAGINE

 

Gazzetta di Caserta, 05 febbraio 2011

 

Dopo la vicenda che vide il sequestro di uno dei due depuratori del paese, l’amministrazione comunale ha avviato una indagine per capire la provenienza di alcune infiltrazioni d'acqua che andavano ad appesantire l’impianto.

 

Il sequestro attuato dal nucleo operativo ecologico specializzato in materia d’inquinamento e l’Arpac, consente comunque l'utilizzo della struttura che serve circa 4000 abitanti della zona.

 

L’Arpac e i militari del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Caserta, rappresentato da un ufficiale dell’Arma e da un funzionario dell’agenzia, hanno proceduto subito al sequestro preventivo dell'impianto di depurazione comunale delle acque reflue urbane, sito in località “Taverna Mele" di Calvi Risorta, dopo aver ispezionato l’impianto e le varie certificazioni.

 

Il sequestro è avvenuto poiché il cinquanta per cento dei composti presenti nelle acque reflue, estremamente nocivi per la salute umana, venivano riversati nei corsi d‘acqua (come il Rio Lanzi), e negli altri scoli naturali ed artificiali, andando a contaminare terreni, colture e falde acquifere, la prova sta nel fatto, che transitando da quelle parte a tutt’oggi c’è un cattivo odore.