MAREA
NERA: LE OMBRE SU DE BIASIO
Gazzetta di Caserta, 03 febbraio 2011
L’arresto di Claudio De Biasio potrebbe essere stato
dettato da una errata valutazione di almeno due elementi.
Sembra essere questa la convinzione dei difensori dell’uomo, implicato nello
scandalo Marea Nera.
E' questo il nome dell'inchiesta con cui la Procura della
Repubblica ha accertato l’inquinamento sistematico delle coste e del mare nel
territorio compreso fra Napoli e Caserta.
Realizzava
discariche
Secondo l'accusa De biasio era colui che “spingeva” sui funzionari regionali per convincerli
a svernare il percolato nei depuratori. Gli avvocati Carlo De Stavola e Mauro Valentino hanno, invece, evidenziato che il
compito del professionista caleno era solo quello squisitamente tecnico di
realizzare discariche e siti di stoccaggio.
Commissario
liquidatore
Un altro importante elemento che avrebbe
spinto i giudici ad arrestare De Biasio sembra essere stato dettato dal
fatto che il professionista sia ritenuto commissario delegato per il completamento
delle opere di messa in sicurezza nei territori di Ischia, frazione Pilastri, Ischia-Casamicciola, Nocera
Inferiore e Montaguto in Provincia di Avellino. In
realtà il ruolo in questione è ricoperto dall'ex sindaco di Salerno, Mario De
Biase. Proprio su questo possibile errore di valutazione spingeranno i legali
del 47enne professionista Caleno per tentare di ridare all’uomo la totale
libertà. Nei prossimi giorni De Stavola e Valentino potrebbero inoltrare la richiesta, in favore del loro
assistito, agli uffici competenti. Intanto l'altro giorno l'indagato è stato
interrogato per molte ore.