AUMENTO
TARSU: ZACCHIA PUNTA IL DITO CONTRO CAPARCO
Corriere di Caserta, 03 febbraio 2011
(cs)
"Dal primo gennaio 2011 per conferire in discarica un
quintale di rifiuti indifferenziati, il Comune paga 138 euro a fronte di 98
euro che pagava nel 2010. Questo significa che il nostro Comune che, sembra non
raggiunga nemmeno ii 10% di
raccolta differenziata, deve pagare sempre di più per conferire in discarica?”.
Si conclude così la replica del gruppo Uniti per
Calvi, guidato da Giacomo Zacchia, al manifesto pubblicato dagli amministratori
nella giornata di domenica.
In quel manifesto il gruppo al governo indicava i motivi
del rincaro della Tarsu e spiegava il perché dell’aumento di un servizio che ha comunque problemi a decollare. Le argomentazioni addotte
dagli amministratori non hanno convinto però gli esponenti del Pd e del gruppo di Zacchia che hanno deciso di spiegare i
loro motivi e di puntare il dito contro gli uomini della maggioranza consiliare.
Nella nota stampa si sottolinea
come gli amministratori hanno "riconoscono che quando amministrava Uniti
per Calvi, la tariffa era di 2,17 euro al metro quadrato, peraltro aumentata solo
nel 2006 (dal 2004 al 2006 era di 1,88 euro) per adeguarsi alla normativa nazionale”.
E questo è solo l’incipit per poi
passare ad indicare le responsabilità della gestione commissariale del Comune,
indicato nel manifesto come responsabile dell'aumento.
“L’attuale sindaco Caparco e l’attuale vice sindaco De
Biasio, firmatari della sfiducia insieme ad altri
sette consiglieri, - dicono in una nota - hanno esposto i cittadini caleni ad
una gestione commissariale con tutte le conseguenze del caso".
Poi si contesta l’applicazione addizionale del 15% (Eca e tributo provinciale). “Ricordiamo a Caparco - affermano
nella nota - di come lui quando era consigliere di opposizione
invitava i cittadini a farsi rimborsare dal Comune l’addizionale Eca invitandoli a inoltrare istanza di rimborso in quanto
non dovuta”. A questo punto gli esponenti del Pd si
chiedono come mai "da consigliere di opposizione l'addizionale
non era dovuta e da sindaco invece la applica?".
L’altra contestazione è quella relativa “all’aumento della
tassa da parte della Provincia". Su questo gli amministratori “affermano
che loro sono stati bravi perchè l’aumento era del 50% e loro non l’hanno applicato. Falso - spiegano dal Pd – l’aumento della Provincia
è del 38%, loro non hanno fatto niente per opporsi a questo decreto
provinciale”.