MAREA
NERA: DE BIASIO DAI MAGISTRATI
Gazzetta di Caserta, 01 febbraio 2011
L’architetto Claudio De Biasio domani potrebbe essere
ascoltato dai magistrati. Una figura di spicco, quella del professionista
Caleno, nell'ambito dell'inchiesta Marea Nera che ha condotto in carcere, pochi
giorni fa, 14 persone.
”Un uomo dalla personalità criminale allarmante".
Così i giudici definiscono Claudio De Biasio. Già direttore del consorzio Ce4,
il centro di potere di Nicola Cosentino, luogo di incontro tra imprenditoria
mafiosa e malaffare politico, De Biasio nel 2007 approda al commissariato di
governo, come numero due di Bertolaso, una nomina al centro di un’audizione
secretata della commissione ecomafie. In intercettazioni e nelle deposizioni
del pentito Gaetano Vassallo, De Biasio viene definito come persona 'vicina' ai
fratelli Orsi, gli imprenditori contigui al clan dei Casalesi.
Associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla
violazione delle direttive ambientali. Il periodo "incriminato" è
quello di esercizio della struttura commissariale degli anni 2006, 2007 e 2008.
Secondo l'ipotesi accusatoria, gli scarti pericolosi e
inquinanti delle discariche e dei siti provvisori di stoccaggio venivano
gestiti da depuratori non in condizione di trattarli e finivano nel mare senza
alcun trattamento.
L'inchiesta è della Procura della Repubblica di Napoli e
coinvolge altissimi funzionari e imprenditori. Già nel 2007 De Biasio viene
arrestato poco dopo la nomina al commissariato. Nonostante le indagini a suo carico
resta nella Protezione civile con un incarico emergenziale in Puglia e poi
arriva anche la promozione.
Guido Bertolaso, nonostante la bufera giudiziaria, lo
sceglie come attuatore dell’organizzazione del G8 in Sardegna. Un incarico dal
quale De Biasio si dimetterà per depotenziare eventuali iniziative giudiziarie
ai suoi danni. Nel giugno 2009 viene coinvolto in una nuova inchiesta per i
falsi collaudi ai Cdr.
Cambiano le stagioni, cambiano i governi, ma Claudio De
Biasio resta sempre in sella.