LA VELOCISSIMA CARRIERA DELL’ARCHITETTO DE BIASIO: PROMOSSO SUL CAMPO DOPO UN CORSO DI APPENA TRE GIORNI

 

Gazzetta d Caserta, 29 gennaio 2011

 

Le diverse inchieste che da alcuni anni stanno scuotendo il sistema gestionale della raccolta smaltimento rifiuti in tutta la regione Campania, hanno messo in luce gli intrecci economici e politici che hanno favorito lo scempio di un vasto territorio.

 

Quando l’architetto caleno entrò a far parte della squadra che doveva “salvare" la Campania dalla cronica emergenza dei rifiuti, non aveva alcuna esperienza in materia. Nel suo curriculum, secondo gli investigatori, appariva solo un corso “intensivo” di tre giorni. De Biasio, già coinvolto nelle indagini sul Consorzio Eco4 che aprì la strada agli affari della società dei fratelli Orsi. Di consorzi, ne furono individuati 18, loro compito precipuo sarebbe stata «la costituzione e la gestione associata degli impianti di smaltimento di bacini individuati».

 

Tutti gli altri, quelli in mano ai privati, andavano chiusi. Era un vero e proprio atto di guerra ai clan, cui si sottraeva uno dei business più remunerativi. E gli obiettivi erano ancora più ambiziosi: raggiungere nel triennio 1993-1995 una riduzione fino al 50% dell’utilizzo delle discariche, grazie in particolare alla raccolta differenziata, al riciclo e riuso dei materiali ed alla compattazione dei rifiuti. Ai consorzi, inoltre, veniva concessa la facoltà di costituire società  miste con la partecipazione di imprese singole o associate, solo per la realizzazione di impianti di smaltimento previsti da Piano.

 

Sarà proprio questa, invece, la finestra che consentirà alla camorra di rientrare prepotentemente nell’affare. Nei primi anni il Ce4 è gestito dal centrosinistra e si occupa esclusivamente dello smaltimento, attraverso la gestione della discarica Bortolotto, in passato feudo dei La Torre. Ma lo scenario cambia nel 1999, quando diventa sindaco di Mondragone il centrista Ugo Conte: nasce allora il «ribaltone>> che porterà Giuseppe Valente, grande amico di Conte, alla guida  del consorzio con una maggioranza di centrodestra.

 

Determinante, sarà però anche l’appoggio di un'altra amministrazione centrista, quella di Calvi Risorta. Il sindaco Antonio Caparco pone una condizione precisa: vuole un suo uomo ai vertici dell'ente. Il prescelto è Claudio De Biasio, architetto originario della cittadina calena, senza alcuna esperienza nel settore dei rifiuti. Sei anni dopo De Biasio, nel frattempo promosso addirittura all’incarico di sub-commissario per l’emergenza rifiuti, finirà coinvolto nell’inchiesta della Dda come uno dei personaggi chiave dello scandalo Ce4.