Calvirisortanews, 18 gennaio 2011
Alcuni assessori snobbano le
giunte comunali. Ed è un segno, oltre che di
maleducazione, anche di scarso senso civico sicuramente. Infatti,
candidarsi ed essere eletti comporta prima di tutto il rispetto per gli elettori.
E la prima forma di rispetto consiste proprio nel
frequentare le stanze del comune.
Certo ci si potrebbe opporre l’idea che anche frequentando giunte e consigli
comunali si può anche non combinare niente di nuovo, perchè totalmente incapaci di amministrare, asini
matricolati. Ma, il caso di cui stiamo trattando è
quello di gente diversa, gente che non si presenta proprio, se non raramente
agli appuntamenti con la giunta.
Ora a parte il gettone di presenza, possiamo lecitamente pensare che i signori
assenteisti si beccano lo stipendio di amministratori
pubblici senza per questo svolgere in pieno il proprio dovere? la verità è che ci vorrebbe un Brunetta anche a Calvi
Risorta, ogni tanto con i suoi tornelli da piazzare all’ingresso della sala
assessori: chi non marca il cartellino se ne va a casa, non può candidarsi per
le prossime elezioni.
Ma entriamo nel merito precisando che per nostra
sfortuna del popolo caleno, gli assessori possono in teoria fare tutte le
assenze che vogliono. Senza che gli succeda niente. L’unica cosa che possiamo fare, per stimolarli a produrre di più,
sperando che contemporaneamente non facciano anche più danni, è pubblicare i
dati tratti dalle delibere attraverso le quali ogni persona può valutare il
grado di correttezza politica nel suo beniamino assessore.
Ecco qualche esempio: periodo dal 23 settembre 2010 al 28 Dicembre 2010,
l’Assessore Raffaele De Vita, con delega alle Finanze, su 18 giunte convocate
era presente solo 8 volte, con 10 assenze. Meglio non va per
l’Assessore alla Sanità Giuseppe Martucci, che sempre nello stesso periodo su
18 giunte convocate dal Sindaco Antonio Caparco, era presente solo 3
volte, con 15 assenze.
Insomma, come sembra gli assessori Martucci e De Vita,
producono veramente poco, nemmeno il dieci per cento. Non dimentichiamoci che
proprio De Vita e Martucci, sono stati i primi a firmare per la sfiducia di
Marrocco, su indicazione del Capo, motivando che il dott. Giovanni Marrocco,
persona perbene e stimata in città, non partecipava
alla vita amministrativa. Insomma, prima firmano la sfiducia di Marrocco, e poi
sono i primi a non partecipare alle giunte comunali.