TASSA
SULLE TABELLE PUBBLICITARIE: TRE ANNI DI ARRETRATI PER I COMMERCIANTI
Corriere di Caserta, 08 gennaio 2011
(rs)
Tutti i commercianti si trovano ad affrontare una "nuova"
spesa: la tassa sulle insegne pubblicitarie. Mai i commercianti caleni avevano
dovuto versare il pagamento di questa tassa che fino a tre anni fa andava nelle
tasche dell’Ente comunale. Da circa tre anni, invece, pare
che solo una parte di questa tassa sia da incassare per l’Ente, mentre il resto
spetti alla società che gestisce il servizio.
Il sindaco Antonio Caparco è intervenuto in merito alla questione:
“E’ giusto che i cittadini paghino questa somma, ma per ricevere maggiori
chiarimenti, mi rivolgerò alla Corte dei Conti".
Diversa è la posizione dei consiglieri di maggioranza
Nicola Cipro e Giovanni Marrocco. “Gli esercenti devono pagare migliaia di euro per le tabelle pubblicitarie. Il sindaco e l’ufficio
tecnico hanno accettato le somme della società che si occupa del servizio senza
fiatare, costringendo i negozianti a pagare" ha riferito il consigliere
Cipro.
Insomma, secondo i due ex assessori, non è stato fatto
abbastanza per difendere i diritti di chi ha un’attività commerciale e si ritrova a
versare tre anni di arretrati, Pare che da anni non veniva effettuato il censimento
delle attività da parte dell’Ente comunale e che questo sia stato effettuato da
parte della società. Oltre duecento avvisi di pagamento sono
giunti a Calvi e alcuni di questi prevedono una somma di circa 2 mila euro.
Non si tratta, dunque, di poche centinaia di euro, ma per alcune attività la spesa è abbastanza alta.
Ancora non si placano le polemiche, dunque, sull’argomento che ha suscitato non
poche lamentele da parte dei cittadini che conducono attività commerciali sul
territorio di Calvi Risorta.
L’auspicio è che la situazione si riesca a risolvere
quanto prima, soprattutto per le tasche dei commercianti che si trovano ad
affrontare una spesa troppo alta appena dopo le festività natalizie.