Raffaele Sardo presenta “Al di là della Notte”
Salvatore Minieri, 16 dicembre 2010
Sabato 18 dicembre alle 18, presso la
sala congressi del centro Don Milani a Calvi Risorta
(Ce), Raffaele Sardo presenta il suo nuovo libro "Al di là della
Notte": 27 ricordi delle vittime della mafia.
Nel corso della manifestazione il
giornalista Salvatore Minieri presenterà l'anteprima del suo foto-libro
"Cemento Armato": il passaggio della camorra testimoniato dalla
devastazione di terra, acqua e anima.
Raffaele Sardo farà tappa a Calvi
Risorta con la presentazione della sua ultima fatica letteraria, "Al di là della notte. Storie di vittime innocenti di
criminalità" (curato dalla Fondazione Pol.i.s. e pubblicato da Tullio
Pironti).
La manifestazione avrà luogo sabato
prossimo 18 dicembre nel centro interparrocchiale Don Milani. L’autore di “La Bestia”
ne parlerà con il giornalista Salvatore Minieri. L’iniziativa è stata
organizzata grazie all’interessamento di Vito Taffuri e dell’associazione di
promozione culturale “Demetra” – presieduta dal dottor Giovanni Marrocco.
L’evento gode del
patrocinio del sito www.calvirisortanews.it e il quotidiano di informazione on
– line www.pignataronuova.it. Nel corso dell’evento, presentato per “Viva TV”
da Alessandra Ventriglia, sarà proposta anche la foto
inchiesta “Cemento armato”, le immagini dei danni edilizi prodotti dalle mafie
nel Mezzogiorno d’Italia, anteprima del libro di prossima pubblicazione scritto
da Minieri.
Il libro di Sardo, che già ha riscosso un grande successo, ripercorre le prime 27 storie
delle vittime innocenti della criminalità in Campania. Dall’uccisione di Joe Petrosino
(12 marzo 1909) alla Strage del Rapido 904 (23 dicembre 1984), fino
all’assassinio dell’appuntato degli Agenti di custodia Nicandro Izzo - ucciso
dalla camorra la mattina del 31 gennaio 1983 lungo Corso Malta, a Napoli -,
vengono riproposte le storie di persone diverse, ma accomunate dal destino di
essere finite tragicamente sulla strada delle mafie.
La ricostruzione sistematica delle
brutte vicende ci consegna un ritratto doloroso, che riapre ferite mai chiuse e
che suscitano ancora tanto sdegno e voglia di rivalsa.
Ogni
vittima non è più solo un nome, ma vive con il ricordo tracciato da Sardo nella
sua opera.