Pignataronuova, 02 dicembre 2010
Ilaria Bovenzi
Si è tenuta il 28
novembre scorso, presso la Piccola Libreria 80mq di Calvi Risorta, una
conferenza sul tema caldo dei rifiuti che ha riscosso
notevole successo in termini di partecipazione, vedendo il locale della
libreria colmo di persone tra le quali sono, però, risultati pochissimi i
rappresentanti delle istituzioni locali e dei comuni limitrofi pure invitati.
Già da ciò si intuiscono le grandi difficoltà che ci si ritrova davanti
nel combattere l’emergenza rifiuti che, ormai da 15 anni, è un aspetto
caratterizzante della regione Campania, problema che, proprio per la sua
estenuante durata nel tempo crea un ossimoro nell’essere definito “emergenza”!
La conferenza è
stata articolata col succedersi degli interventi delle diverse personalità
invitate e con un dibattito finale cui hanno preso
parte varie persone del pubblico. Il moderatore ha spiegato le motivazioni che
hanno spinto i giovani della Piccola Libreria 80mq a proporre l’argomento
individuando gli obiettivi e le proposte che si desiderava uscissero fuori dal dibattito, ha poi accennato al “caso Cenname”, sindaco virtuoso rimosso dalla sua carica
nonostante nel suo Comune il livello della differenziata avesse raggiunto il
65%, uno dei valori più alti d’Europa; caso emblematico dell’incapacità o della
mancanza di volontà da parte delle istituzioni, anche statali, di individuare
le reali responsabilità di continui scempi ambientali e perenni danni alla
salute dei cittadini.
Sono intervenuti
Ivano Palumbo, socio della cooperativa sociale “AltroSud” di Sparanise che ha affermato il suo categorico
“no” agli inceneritori forte anche dell’efficace lavoro svolto dalla
cooperativa che provvede allo smaltimento dei RAEE (rifiuti da apparecchiature
elettriche ed elettroniche), che spesso vengono
trattati come rifiuti ingombranti provocando una crescita dei costi per lo
smaltimento, a carico dei comuni, e una contaminazione dell’ambiente a causa
delle sostanze tossiche che contengono; “AltroSud”
grazie alle efficaci attrezzature di cui è dotata provvede al riciclo
intelligente di questo materiale stipulando convenzioni con i comuni e gestendo
con alta professionalità lo smaltimento di apparecchi elettronici.
A seguire
l’intervento di Biagio Borretti, collaboratore di ControPiano che ha ricordato le enormi responsabilità della
gestione oligopolistica dello smaltimento dei rifiuti prodotta dalla FIBE e le altrettanto gravi responsabilità derivanti dal regime di commissariamento che, in 16 anni, non è pervenuto ad una
soluzione del problema, innescando, anzi, dinamiche imprenditoriali volte
all’accumulazione di capitale sfruttando le situazioni d’emergenza e che ha
portato, inoltre, a gravi connivenze con i sistemi criminali.
Tommaso Sodano,
autore de “La Peste” ed ex presidente della Commissione Ambiente al senato, ha
denunciato ancora le responsabilità della multinazionale Impregilo
che ha agito in maniera truffaldina e tramite legami
con la camorra. L’autore del libro ha posto l’accento sulla mancanza di
riconoscimento delle responsabilità politiche trasversali ed anche sulla
manipolazione dell’informazione che più volte opera secondo un regime di
silenzio sui punti di differenza che dovrebbero caratterizzare i diversi
schieramenti politici ma che, dalle proposte di questi, non si evincono.
A conclusione
della prima fase la parola è passata ad Angelo Genovese, attivista del presidio
di Terzigno e professore di zoologia veterinaria
presso la Federico II di Napoli. Questi ha portato
l’attenzione su un aspetto caratterizzante quale quello
della mancanza di una strutturazione sociale in quei territori che fa sì che
diventino quelli più martoriati e bersagli dalle scellerate scelte della
politica per la collocazione delle discariche in barba a norme di tutela
ambientale. Il professore ha indicato le responsabilità dell’informazione,
oltre che della politica, dei magistrati, della protezione civile che agisce in
deroga a qualsiasi norma; vittime di tutti questi interessi e della totale
mancanza di democrazia nelle scelte assunte risultano essere i cittadini che si
vedono privare della loro unica forza, qual è la partecipazione popolare, come
unica vera strada verso una soluzione alternativa.
Nella fase
successiva, quella dibattimentale, si sono alternati diversi interventi da
parte dei partecipanti alla conferenza ed è stata avanzata, dalla Piccola
Libreria, la proposta di inserire la frazione umida nella differenziata
del comune di Calvi Risorta, ancora molto embrionale e poco sviluppata tra la
cittadinanza e che si attesta su uno dei valori più bassi d’Europa, ma che, a
differenza del sindaco Cenname, non vede attribuita
nessuna responsabilità all’amministrazione comunale.
Si è rilevata,
inoltre, la presenza del sindaco Laurenza di Rocchetta e Croce, del sindaco Sorvillo e dell’assessore alle politiche sociali Dell’Ovo
del comune di Sparanise e dei consiglieri di maggioranza, dell’amministrazione di Calvi Risorta, Cipro e Marrocco, nonché della minoranza
nelle vesti dei consiglieri Bonacci e Izzo.