I DOSSI DANNEGGIANO AMBULANZE E PAZIENTI, ZACCHIA SCRIVE AL MINISTERO DEI TRASPORTI: APERTA L’INCHIESTA

Calvirisortanews, 19 novembre 2010

 

Vito Taffuri

 

Dossi sì, dossi no. La discussione sui rallentatori e la loro efficacia nel corso dei mesi ha assunto vari toni tra alcuni cittadini e i gruppi di minoranza con l’amministrazione comunale di maggioranza, retta dal primo cittadino Antonio Caparco.


Tra le tante problematiche che vanno a creare i dossi c’è però un punto di vista importante da considerare: quello delle ambulanze.


I mezzi di soccorso, infatti, nel salire sopra i rallentatori creano non pochi problemi ai pazienti che si trovano a bordo, spesso con traumi o ferite, i quali avvertono maggiori dolori.


Gli stessi medici e infermieri, inoltre, hanno problemi a operare sulla persona che devono assistere in momenti dove spesso ogni secondo può essere fondamentale per salvare una vita.


Abbiamo raggiunto telefonicamente il consigliere comunale di maggioranza Nicola Cipro, defenestrato dall’attuale Sindaco Antonio Caparco, il quale ci rilasciava una breve dichiarazione molto dura. “Vorrei far provare all’amministrazione comunale di maggioranza cosa si prova a viaggiare su una barella passando sopra i rallentatori” prosegue Cipro, “possibile che questo problema non sia stato preso in considerazione?”. Insomma, a Calvi Risorta, non si rispetta nemmeno chi soffre.


Prima che ci fossero i dossi, in ambulanza dalla postazione alla frazione di Petrulo, di notte per un’emergenza impiegavamo un minuto e mezzo oggi invece percorrendo lo stesso percorso in oltre cinque minuti, quando il tempo previsto per un codice rosso sono sicuramente diversi. Una cosa è certa, la tempestività potrebbe salvare sicuramente una vita umana in pericolo.


Mentre adesso chi vive a Giano Vetusto, oppure in altre località confinanti con il comune di Calvi, è materialmente impossibilitato a essere soccorso in tempo perché servono dai dieci ai quindici minuti per giungere altre località confinanti. È un grosso problema anche per i traumatici, perché le sollecitazioni si avvertono anche salendo sui dossi con i mezzi di soccorso a trenta chilometri orari, nel rispetto dei limiti.


Le segnalazioni dell’ex Sindaco Giacomo Zacchia, oggi Consigliere di minoranza come sembra sono state efficienti al punto di far inviare esperti del Ministero dei Trasporti per accertare le eventuali irregolarità nella realizzazione. Infatti, dopo un primo sopraluogo dei tecnici del Ministero dei Trasporti, hanno richiesto all’ufficio tecnico retto dall’ingegnere Capo dott. Sergio Santillo, cugino del primo cittadino in carica, tutto il faldone del caso Dossi. Alla conclusione del primo sopralluogo, dalla casa comunale, fanno sapere invece che è tutto regolare, quindi i dossi non saranno rimossi, in quanto sono a norma. A questo punto staremo a vedere chi la spunterà!!!