Associazione Nazionale Carabinieri in congedo: Inaugurata Sezione di Pignataro

 

Portale di Pignataro Maggiore, 14 novembre 2010

 

Franco D’AMICO

 

Domenica 14 novembre 2010, alle ore 11.00, si è tenuta l’inaugurazione della Sezione ANC dei Carabinieri in congedo di Pignataro Maggiore, sita in via Roma, alla presenza dell’Ispettore Generale ANC per la Campania, Gen. C.A. Domenico CAGNAZZO, del Comandante della locale Stazione dei Carabinieri Mar. Ca. DI SIENA, dei militari dell’Arma in congedo, delle Benemerite, delle Autorità civili, dei congedati delle altre Sezioni ANC dell’area, tra cui quella Calena presieduta dall’Avv. Giovanni MORELLI, già Ufficiale dei Carabinieri, delle altre Associazioni militari locali, nonché le maestranze del comprensorio scolastico con la Dirigente Francesca MAGLIOCCA e della cittadinanza.


LA CERIMONIA

L’inizio della manifestazione, arricchita dalla presenza della Banda Musicale di Pignataro Maggiore, si è avuto con la cerimonia inaugurale della Sezione ANC, che ha visto l’attiva partecipazione di tutti i convenuti e gli auguri da parte delle Autorità presenti, per poi proseguire con corteo alla volta della Chiesa Madre, nell’attigua piazza Umberto I°, per la Santa Messa officiata da Don Pasqualino Del Vecchio. La celebrazione religiosa si è tenuta nel segno della compostezza e consuetudine che si addice a tali eventi, con i cori volti alla Virgo Fidelis e nel ricordo del compianto Maresciallo dei Carabinieri Pasquale Giorgio MAGLIOCCA, nonché dell’eroe dell’Arma Salvo D’ACQUISTO (M.O.V.M), richiamando il consapevole sacrificio umano e cristiano del giovane Vice Brigadiere che, il 23 settembre del 1943, nei pressi della località Torre di Palidoro, vicino Roma, offrì la vita dichiarandosi colpevole di un reato che non aveva compiuto, un presunto attentato contro le forze tedesche di occupazione, salvando così, dalla imminente rappresaglia la vita a 22 ostaggi del vicino borgo di Torrimpietra. Chiaro esempio di elette virtù civiche e umane che lo spinsero sino all’estremo sacrificio, per amor patrio e vivo attaccamento al Tricolore.

LA DEPOSIZIONE DELLA CORONA AI CADUTI DI NASIRIYA

12 Novembre 2003. Sono le ore 8 e 40 di un mercoledì mattina, in Italia, mentre in Iraq le corrispettive 10 e 40, allorché una macchina, a tutta velocità, si avventa contro la recinzione che circonda “Maestrale”, il quartier generale della Forze italiane a Nasiriyah. E’ un cavallo di Troia, porta inganno e morte. Mentre i nostri militari, presi alla sprovvista, sparano contro il primo mezzo, da tergo arriva il vero camion bomba, un’enorme cisterna di quelle che trasportano carburante, ma questa è piena di tritolo, 300 chili.


La palazzina di tre piani che ospita il Dipartimento Logistico dei Carabinieri Italiani, ai tempi di Saddam sede della Camera di Commercio, viene sventrata. Trema anche il vicino edificio sede del Comando e le case degli iracheni, i muri franano e i vetri si infrangono, mentre la popolazione colta dal panico scappa via. Il fuoco divampa, sembra la fine del mondo, le fiamme avvinghiano il deposito delle munizioni facendo saltare tutto in aria, anche i mezzi militari parcheggiati nel cortile. Tutto sembra irreale, ma alla fine una conta micidiale porterà a 19 le vittime della strage, tra cui Carabinieri e militari delle altre Forze di Pace.


E’ nello slargo del parcheggio cittadino dedicato ai Caduti di Nasiriyah che si conclude la bella Cerimonia della Sezione ANC di Pignataro Maggiore, donando una corona ai Martiri, dove tra le parole del neo Presidente, del primo cittadino Avv. Giorgio MAGLIOCCA e alla presenza delle Benemerite, in particolare la Signora Vanda e Antonella MAGLIOCCA, rappresentate anche da tutti i familiari convenuti a testimoniare l’occasione, si sono registrate forti emozioni e ricordi veri, stigmatizzati, in particolare, dal Gen. C.A. CAGNAZZO che ha voluto significare con sana tensione morale lo spirito che unisce i Carabinieri e i militari degli altri Corpi nello svolgimento del particolare servizio, teso al contrasto della criminalità in genere e alla sicurezza dei cittadini, nonché ricordando la vita di caserma, i sacrifici, il rispetto della famiglia e delle tradizioni, i veri valori rivolti verso la Patria e la Bandiera Tricolore, emblema di un’Italia unica e indivisibile.


L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI OGGI

L’ANC venne costituita, in Milano, il 1° marzo 1886, con la denominazione di “Associazione di Mutuo Soccorso tra congedati e pensionati dei Carabinieri Reali”.


Nella sua formulazione originaria lo statuto prevedeva, tra l'altro, di:

§ erogare sussidi ai soci ammalati; interessarsi al fine di procurare lavoro o impiego ai soci disoccupati;

§ onorare i soci deceduti; prendere parte a tutte le cerimonie o feste che esaltano la Fede e la grandezza della Patria e delle Istituzioni; tenere il massimo contatto e la massima cordialità con le altre Associazioni;

§ mantenersi estranei da attività politiche.


Ai tradizionali scopi associativi si sono oggi aggiunti: l'impegno sociale nelle varie forme di "volontariato"; le iniziative nel campo culturale, ricreativo e sportivo (convegni, raduni, tornei, ecc.); i corsi di formazione e qualificazione al fine di facilitare l'ingresso nel mercato del lavoro.


In estrema sintesi, gli scopi fondamentali dell'Associazione, che è apolitica, sono quelli di promuovere e cementare i vincoli di cameratismo e di solidarietà fra i militari in congedo e quelli in servizio dell'Arma, e fra essi e gli appartenenti alle Forze Armate ed alle rispettive associazioni; tenere vivo fra i soci il sentimento di devozione alla Patria, lo spirito di corpo, il culto delle gloriose tradizioni dell'Arma e la memoria dei suoi eroici caduti; realizzare, nei limiti delle possibilità, l'assistenza morale, culturale, ricreativa ed economica a favore degli iscritti e delle loro famiglie.


Nell'attualità l'Ente è retto dalle norme dello Statuto approvato con D.P.R. 1286 del 25 luglio 1956.


Il sodalizio è oggi costituito da 1673 sezioni sparse sul territorio nazionale; 24 sezioni all'estero, oltre 205.000 soci (di cui circa 1.000 all'estero) in congedo dell'Arma o familiari simpatizzanti; oltre 115.000 carabinieri in servizio (il Comandante Generale dell'Arma, a norma dell'articolo 1 dello statuto, è Presidente onorario dell'Associazione).


Quando un popolo ricorda i suoi Eroi non tutto è perduto. Nei secoli fedele.