A PROPOSITO DI
CAPARCO….. E DI LEGALITA'
PD Calvi Risorta, 12 novembre 2010
Una cultura della legalità si
sviluppa anzitutto, attraverso l'educazione. In una congiuntura economica
particolarmente difficile come quella attuale, che vede
il nostro paese arrancare, la questione della legalità deve fare per forza di
cosa, anche riferimento al dibattito politico e culturale che si sta
sviluppando in questi giorni tra i nostri politici.
Non passano giorni senza che
giornali e televisioni segnalano scandali e torture. Intanto la povertà che si
va estendendo nella popolazione, intaccando persino quel ceto medio che
soltanto qualche decennio fa godeva di un certo
benessere, reclama un cambiamento netto e rapido. Siamo maturati come cittadini
e diventiamo giustamente sempre più insofferenti verso l'ingiustizia diffusa.
Per far si che si progredisca occorre intanto che ogni
singolo cittadino partecipi alla vita pubblica con maggiore impegno, che
reclami i propri diritti senza condizionamenti dei vari politici di
turno.
Il perseguimento di una
maggiore legalità ed un maggiore rispetto delle regole è un compito molto arduo
che richiede una mutazione culturale, se poi, anche il nostro Sindaco Caparco e
la sua Giunta dimostrano una scarsa sensibilità nei confronti di un
problema sociale così importante, com'è accaduto in occasione del riuscito
convegno sulla legalità di qualche giorno fa, al quale, i nostri amministratori
di maggioranza non hanno partecipato allora, la cosa si fa ancora più preoccupante.
Come dicevo,
una cultura della legalità si sviluppa attraverso l'educazione. Un ruolo di
primo piano spetta alla scuola, alle istituzioni le quali, devono assumersi il
compito prioritario di formare i cittadini, sviluppando il senso civico dei
giovani e facendo comprendere loro che solo il rispetto delle regole
permette di esercitare la libertà individuale e possono garantirci una migliore
qualità della vita.
Caro Sindaco Caparco, occorre
più trasparenza, non è possibile che lei oltre ad essere Sindaco detiene anche
le deleghe di Assessore ai Lavori Pubblici, di
Assessore allo Sport e di Assessore alle Politiche Sociali. Tutto questo,
dovrebbe portare alla mortificazione dei suoi Consiglieri Comunali e
l'indignazione di tutti i cittadini di Calvi Risorta. Lei Caro Sindaco, nella
sua qualità di Capo dell'Amministrazione Comunale, in un momento così difficile
per l'occupazione, per i giovani e le famiglie Calene, cosa ha
fatto per evitare la chiusura ormai certa della Residenza Per Anziani (R.S.A.) in via Bizzarri nella
frazione di Visciano, aperta durante l'Amministrazione Zacchia con enormi
sacrifici, cosa ha fato per evitare i licenziamenti dalla piscina comunale, a
fronte di quei licenziamenti chi e quante persone sono state assunte, perché dopo
anni non è stato rinnovato il contratto al Geometra Gianpaolo Leone, perché non
è stato rinnovato il contratto al sig. Martino Giangiacomo.
Noi del Partito Democratico di Calvi Risorta esigiamo
una risposta.
Sindaco Caparco: Chi esercita
una funzione pubblica, a qualsiasi livello, dovrebbe essere trasparente in
tutte le sue azioni e Lei Caro Sindaco, con questi atteggiamenti non lo
è affatto.