CAPARCO
COME PINOCCHIO
PD Calvi Risorta, 11 novembre 2010
Clamoroso, il Sindaco Caparco nega l'evidenza dei
fatti, era impegnato altrove, cosi dichiara alla Gazzetta di Caserta il
giorno 09.11.2010. In questa giornata di commemorazione dei caduti, dove tanti
giovani, anziani, forze dell'ordine e associazioni si sono riuniti per dare un
contributo al cordoglio di chi ha perso padri,fratelli
e amici in una guerra che, per quanto giusta è necessaria possa essere
definita, ha portato tanta morte e distruzione.
Il compito delle istituzioni, e lei rappresenta le istituzione caro Sindaco Caparco è bene ricordarlo,
insieme a tutti noi cittadini comuni, è quello di onorare la memoria,
tenere vivo il ricordo di ciò che è stato di quegli uomini che tanto
coraggiosamente hanno lottato per donarci la libertà, hanno sofferto per non
far soffrire i propri figli, hanno dato la loro vita regalandola a noi tutti.
Caro Sindaco Caparco, l'amministrazione comunale è formata
da 17 consiglieri, è impensabile che nessuno di loro poteva
rappresentare Lei e tutti noi in una giornata di commemorazione dei caduti. Non
dobbiamo dimenticare mai ciò che è stato per non commettere gli stessi errori:
la via della pace non può passare per la guerra, deve necessariamente passare
per il dialogo, la tolleranza, la non violenza. I nostri padri, memori di ciò
che vuol dire "guerra", ci hanno fatto dono della Costituzione
Italiana.
Mi permetta Sindaco Caparco di ricordare a lei e ai suoi
Consiglieri che, il messaggio per le nostre generazioni, per il nostro tempo,
per la gente di tutta Calvi Risorta è semplice e,
molto impegnativo: per quanto giusta, una guerra porta via con sé migliaia di
innocenti e indifesi; per quanto intelligente, una bomba uccide; per quanto sia
diverso il colore della pelle, il sangue è sempre rosso; per quanto differente
sia la cultura, una madre piange sempre suo figlio.
Se vogliamo onorare il ricordo dei nostri cari, dobbiamo
lavorare tutti affinché le guerre nel mondo siano soltanto un brutto ricordo e
non una crudele realtà, dobbiamo lottare perché la guerra sia raccontata solo
sui libri di storia e non sulle pagine di attualità.
LEI CARO SINDACO, NON POTEVA E NON DOVEVA IGNORARE QUESTA
GIORNATA.