GIOCHI DI
GUERRA SUL MONTE MAGGIORE
Gazzetta di Caserta, 10 novembre 2010
I boschi del monte Maggiore
infestati di finti militari che giocano alla guerra. Armati fino ai denti con armi da
guerra che sembrano ugualissime a quelle reali,
terrorizzano cercatori di funghi, escursionisti e cacciatori.
Domenica scorsa alcune persone hanno chiesto ed ottenuto
l'arrivo dei carabinieri che hanno verificato l'autorizzazione e quindi hanno
lasciato continuare la riunione di chi si diverte giocando ad uccidere l’altro.
Il controllo è stato effettuato dagli uomini della
compagnia di Capua, guidata dal capitano De Risi.
Il Soft-Air nasce in Giappone
negli anni ‘80 e conquista un pò tutto il mondo all’inizio
degli anni '90. In Italia iniziano a sorgere i primi Club, formati solitamente
da non più di una decina di persone. Le prime repliche di armi
importate sono soprattutto pistole a molla ed a gas a cui seguono i primi
modelli di ibridi (gas + molla) come il Walther MPL.
Il primo fucile ad essere commercializzato fu il FAMAS
della Legione Straniera ed è probabilmente la replica tutt’oggi più venduta. In
rapida successione iniziano ad essere
importati sempre più modelli rendendo il S0ftAir sempre più popolare, le
riviste del settore armi dedicano una o più pagine
allo sport, in modo positivo, anzi addirittura in modo molto professionale con
schede tecniche e prove come per le migliori armi reali.
Nel 1994 nasce anche la prima (e attualmente
l'unica) rivista dedicata al Softair in formato
bimestrale, dal nome SOFTAIR ADVENTURE. Prima bimestrale poi mensile. Nascono
anche le prime pseudo Federazioni, l'ASNWG è attualmente l‘unica Federazione che raggruppa molti club
d'Italia.
E' in questi anni che il Softair
muove i primi passi verso il riconoscimento da parte degli organi sportivi
nazionali. Ricordiamo che è solo un gioco sportivo, e questa dovrebbe
essere la massima espressione dei modi di combattere nell'era moderna, in una
civiltà progredita interiormente, ossia giocando e divertendosi.
Il Softair è uno sport di
squadra riconosciuto da enti di promozione sportiva, a loro volta riconosciuti
dal C.O.N.I. Esistono numerosi Club o Associazioni, ad oggi se ne contano più
di 600 su tutto il territorio Nazionale. L‘attività può essere paragonata ad un
gioco di ruolo che simula, tramite attrezzature apposite,
azioni tattiche e strategiche di combattimento in ambienti urbani e/o boschivi
tra fazioni opposte che devono conquistare obiettivi prefissati realizzando il
maggior punteggio possibile.
Il gioco è assolutamente innocuo e non violento (è vietato
qualunque contatto fisico con l‘avversario), I giochi possono avere scopi
diversi: si va dal conquistare la bandiera altrui, ad effettuare
vere e proprie pattuglie di ricognizione per raggiungere obiettivi di diversa
natura (bandiere, testimoni, materiali, ecc.) naturalmente
"neutralizzando" gli avversari con le apposite armi ed eliminandoli
cosi dal gioco. Elemento fondamentale del Softair è l'autodichiarazione del giocatore colpito, il quale quando
sente il colpo su di sé, deve ritirarsi volontariamente dal gioco.
Le armi-giocattolo (dette ASG: Air Soft Gun) sono delle riproduzioni molto fedeli e ben fatte di armi vere da combattimento, in grado di sparare
proiettili sferici forgiati con materiale ceramico-plastico
ecocompatibile.