VARIANTE PIANO
REGOLATORE, UTILITA' PER I CITTADINI O SPECULAZIONE?
PD Calvi Risorta, 09 novembre 2010
Il gruppo di Uniti Per
Calvi nella veste del Dott. Giacomo Zacchia
unitamente al Circolo del Partito Democratico di Calvi Risorta, in
riferimento ad alcuni articoli di stampa ad oggetto l'assegnazione dei lotti in
zona P.I.P provano a sviluppare un ragionamento; in
merito alle norme di attuazione del piano regolatore generale per sottoporlo
alla vostra attenzione con la speranza di aprire un proficuo confronto:
Noi sosteniamo la tesi che la proposta di variante
alle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore
Generale è ingiustificata, inopportuna e dannosa.
Cerchiamo di argomentare la nostra tesi.
Perché ingiustificata:
Teniamo ben presente che il nostro P.R.G. consente
di rilasciare Permessi a Costruire finalizzati ad
attività produttive in tutte le zone agricole e quindi sulla stragrande
maggioranza del nostro territorio. Grazie alle norme vigenti sono state evitate
enormi speculazioni edilizie.
Chi ha realizzato opere in difformità a dette norme sono stati da sempre scoperti e sanzionati. Ci risulta che sono in itinere procedimenti sanzionatori
nei confronti di costoro. Ciò conferma che, grazie alle norme in vigore, gli
speculatori sono stati frenati e coloro che hanno
speculato rischiano di tasca loro mentre chi intende avviare una reale attività
produttiva in conformità alle norme vigenti ha sempre trovato e continua
a trovare nel nostro comune accoglienza e rispetto.
Perché inopportuna:
Balza alla mente ciò che è avvenuto nei tempi
passati sulla Casilina che attraversa il Comune di Vairano Scalo (meglio conosciuto come Caianello).
Costruzioni a ridosso della sede stradale che oggi
rappresentano un pericolo per la pubblica e privata incolumità e un caos
pazzesco per la circolazione dei mezzi. Tanto è vero che le
Amministrazioni locali sono state costrette a
realizzare una circumvallazione dai costi esorbitanti
e provocato enormi disagi ai cittadini. Tutto ciò poteva essere evitato se
all'epoca si regolamentava la realizzazione di
costruzione nel rispetto delle distanze dalla sede stradale.
Oggi, questa maggioranza ,
con l'approvazione di tale variante, coscientemente si pone nella condizione di
commettere lo stesso grave errore.
Perché dannosa:
Grazie alle passate amministrazioni, di cui anche
io sono stato Sindaco " portando a termine sia questa che tante altre
Cattedrali nel deserto iniziate e mai ultimate nel segno della continuità
amministrativa e di ottimizzazione delle risorse e
degli investimenti dei nostri soldi e non come l'attuale Amministrazione che ad
oggi ha di fatto bloccato i lavori della Palestra della scuola di Visciano
Plesso Don Milano per un importo di circa trecentomilioni delle vecchie lire
sempre a costo zero per la nostra comunità nonché i Lavori della scuola media
Cales per un importo di E. 990.000,00 pari a duemiliardi delle vecchie lire
anche questi quasi a costo zero per le casse comunali e quindi per i cittadini
caleni evitando così di effettuare continui interventi di manutenzione
straordinaria che a conti fatti ad oggi con i soldi spesi per tali riparazioni
si sarebbe provveduto a pagare diverse rate di mutuo anche degli anni futuri
dando da subito una struttura sicura ed efficiente con tutte le certificazioni
previste per legge, cosa questa che vista la latitanza politica del Sindaco e
dell'Assessore preposto a seguito di svariate interrogazioni consiliari ancora
sappiamo se a norma o meno, il nostro Comune si è dotato di un'area PIP, che di
fatto ha determinato dei costi per la nostra comunità con la contrazione di
mutui a carico dell'Ente e quindi della comunità amministrata senza però aver
dato, ad oggi, reali benefici occupazionali dopo ben NOVE ANNI, oltre
3000 giorni dall'inizio dell'iter procedurale , senza considerare l'eventualità
di ulteriori interventi su tale opera che andremo a considerare a suo tempo; da
considerare, ancora, il rispetto o meno del P. S. I. per
l'anno 2010 vista la grossa operazione finanziaria legata a tale vendita,
eventualità o addirittura obbligo di far seguire il bando della vendita dei
lotti in zona P.I.P. dalla STAZIONE UNICA APPALTANTE
visto l'importo di circa E. 1.800.000,00, etc.).
Questa Amministrazione, forse, in fretta e furia,
senza alcuna forma decente di pubblicità, (il prodotto si vende bene se è
accompagnato anche da una buona pubblicità) ha emanato il bando per la cessione
delle aree ricadenti nel piano P.I.P.. Il termine per la presentazione delle domande è scaduto
il giorno 17.09.2010.
Risulta che hanno risposto
solo poche ditte, sicuramente molto meno del numero di lotti andati in appalto.
L'ufficio tecnico potrà confermare in tempo reale quanto risulta
a noi nella convinzione che non sveliamo alcun segreto e non commettiamo alcun
reato.
Domandiamoci perché solo poche ditte hanno fatto
richiesta di assegnazione di lotti in zona PIP.
Noi sosteniamo che ciò è dovuto
essenzialmente alla prospettiva offerta con l'approvazione dell'ART. del C.D.S. in
attuazione del Piano Regolatore Generale. Ponendoci nei panni di un
imprenditore, facciamo pochissimi conti e qualche minima riflessione. Stabilito
il valore al mq. dei lotti in zona PIP ne consegue che con la riduzione delle
distanze dalla Casilina e dall'Appia
che attraversano il nostro Comune, possiamo trovare enormi appezzamenti di
terreno che si prestano meglio a sviluppare una attività produttive.
Detti appezzamenti di terreno potremmo ottenerli
ad un buon prezzo e sicuramente (o molto probabilmente) ad un prezzo
inferiore a quelli stabiliti per la zona PIP e in una posizione
sicuramente migliore.
A questo punto, perché dovremmo comprare un
lotto in zona PIP?
Cerchiamo direttamente di comprare un lotto lungo
la Casilina o sull'Appia.
Ecco perché riteniamo dannosa l'avvenuta
approvazione della Variante alle norme tecniche di attuazione
del P.R.G. recependo in modo incondizionato quanto previsto dal C.D.S., cosa questa anche se tecnicamente e legalmente
corretta non condivisa affatto da noi per i motivi contenuti in questo
comunicato.
Aggiungiamo, ancora più dannoso perché rende non
conveniente l'acquisto dei lotti in zona PIP e impedendo di
fatto uno sviluppo regolamentato delle attività produttive sul nostro
territorio con conseguente riduzione dell'occupazione e di lavoro per
l'indotto, e non basta giustificarsi farfugliando chi sa cosa tra cui la
possibilità di uno sviluppo commerciale della Casilina
e dell'Appia cosa questa non così semplice come
intendono farci credere ma di sicuro danno per quelle poche attività
commerciali presenti all'intero del paese che alla luce di una perenne crisi
economica resistono tra mille difficoltà.
Al contrario riteniamo fondamentale continuare a
dare sostegno ad ogni forma di sviluppo al fine di veder garantire
concretamente occupazione per i giovani caleni anche e soprattutto in
situazioni simili seguendo però un percorso più lineare e cioè
attraverso l'approvazione del nuovo P. U. C. con la partecipazione attiva
dell'intera comunità calena attraverso un preventivo e continuativo
percorso che vede coinvolto associazioni, partiti politici, tecnici,
agricoltori, commercianti, associazioni ambientaliste, associazioni di
categoria, imprenditori,comitati di quartiere, ecc. ecc.
Con affetto, i sensi della nostra stima.