MINACCE AL SINDACO: CLIMA AVVELENATO

 

Gazzetta di Caserta, 30 ottobre 2010

 

Ricevere delle minacce direttamente nella propria casa, è un qualcosa di molto triste, capace di avvelenare la quotidianità. Pensare contestualmente come meglio affrontare le stesse minacce e ristabilire la serenità della famiglia, fra le mura domestiche è molto difficile. Ai primi pensieri di sconforto e alla voglia di lasciare tutto, subentra poi la determinazione di continuare, ancora con più determinazione di prima. In sintesi, è questo il racconto, fornito dallo stesso primo cittadino, degli attimi immediatamente successivi alla consegna della lettera intimidatoria. Caparco non sembra aver alcun dubbio su fatto che le minacce possano essere scaturite solo da fatti connessi alla gestione della cosa pubblica.

 

“La mia vita privata scivola via senza alcun sussulto particolare. Sono un pensionato come tanti che vive tranquillamente la pro- pria realtà. Amo la mia famiglia alla quale dedico la totalità del mio tempo libero. Per queste ragioni - precisa Caparco - escludo categoricamente che le minacce ricevute possano riguardare la sfera privata della mia figura. Per esclusione, quindi, le minacce che ho ricevuto non possono non riguardare la sfera politica collegata alla mia figura di sindaco e alla mia attività amministrativa attraverso la quale - conclude Caparco - con decisione e passione sto affrontando e tentando di risolvere una serie di problematiche connesse alla gestione della cosa pubblica".

 

Secondo il primo cittadino il clima politico avvelenato che esiste in paese e che viene fomentato da una certa parte avrebbe potuto contribuire a "convincere" qualche folle ad attuare azioni simili.

 

“Chi conosce bene la realtà politica calena sa che in paese ci sono alcune figure che amano fomentare l’odio verso chi tenta ogni giorno di lavorare nell’interesse della collettività. Alimentare costantemente la campagna dell’odio potrebbe favorire azioni scellerate come quella di cui sono rimasto vittima”.