LE MINACCE
DI MORTE “CONSEGNATE DAL POSTINO”
Gazzetta di Caserta, 30 ottobre 2010
E’ stato il postino, il solito che ogni giorno consegna la
posta alla zona dove abita il primo cittadino caleno, a consegnare la lettera
contenente le minacce di morte contro il sindaco.
Sembrava una normale lettera, una delle tante che ogni
giorno arrivano a casa Caparco. Invece, conteneva ben
altro. Il sindaco della città, Antonio Caparco, minacciato di
morte. Minacce che arrivano attraverso una lettera anonima fatta
recapitare direttamente a casa del primo cittadino, immediata la denuncia da
parte della vittima che ha esposto i fatti ai carabinieri della locale
stazione.
Senza mezzi termini l’anonimo dice al sindaco di volerlo
morto e di essere pronto a festeggiare appena ciò
accadrà. “Presto qualcuno ti farà fuori e io mi ubriacherò per la felicità. Se non lo faranno gli altri, allora sarò io a sistemarti”. E’
questo, in estrema sintesi, il contenuto della lettera minatoria. Caparco non
ha potuto riferire troppi particolari sulla vicenda per evidenti ragioni
investigative.
Tuttavia il sindaco ha voluto precisare: “Certe minacce
non mi fermeranno, con serenità e decisione andrò
avanti nel mio mandato elettorale. Potrebbe essere un gesto di uno sconsiderato
che magari potrebbe aver tratto linfa dalle pesanti strumentalizzazioni che da
alcune parti si attuano quotidianamente nei miei confronti”,
Caparco non riesce a trovare collegamenti tra le minacce a
particolari azioni attuate dal proprio governo. Il documento è arrivato pochi
giorni fa, per posta, direttamente a casa del sindaco di Calvi Risorta. Una
consegna semplice che però potrebbe lasciare tracce evidenti che potrebbero
anche condurre all’autore delle minacce. E’ stata la figlia
del sindaco a ritirare la busta dalla buca delle lettere, le minacce sono
state messe nero su bianco con scrittura tipo stampatello, fatta a mano, quasi
in segno di sfida.