Duplice ultimatum del Tar al comune di Calvi Risorta

 

Il Mattino, 16 ottobre 2010

 

Alfredo Leo

 

Duplice ultimatum del Tar al comune di Calvi Risorta: a distanza di molti anni, non ha ancora perfezionato la procedura per la costituzione del diritto di superficie in favore dell'Istituto autonomo per le case popolari di Caserta su due aree utilizzate per costruire alloggi destinati a lavoratori dipendenti. Con due separate sentenze, il Tar ha ordinato all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Caparco di riscontrare la diffida dell'Iacp, adottando i provvedimenti necessari a definire il procedimento amministrativo.

 

In alternativa, nell'eventualità che ciò non fosse possibile, il Comune dovrà indicare le ragioni ostative con provvedimento espresso. Il Tar ha disposto, in caso di ulteriore inottemperanza, che provvederà il commissario ad acta, individuato nel prefetto di Caserta, con facoltà di sub-delega ad idoneo funzionario dell'Ufficio Territoriale di Governo. I due ricorsi al Tar dell'Iacp erano diretti all'accertamento dell'illegittimità del silenzio del Comune sui separati atti di istanza/diffida notificati al primo cittadino lo scorso 18 gennaio.

 

Il primo intervento costruttivo, localizzato nel 1984, riguardava un'area di metri quadrati 1.664+184 circa; il secondo, invece, localizzato nel 1994, riguardava un'area di metri quadrati 1.680. Disposta l'occupazione temporanea e di urgenza dei suoli e redatto il verbale di consistenza con l'immissione dell'Iacp nel possesso, non veniva stipulata la prescritta convenzione tra i due enti.

 

Con il duplice ultimatum del Tar, che ha anche condannato il Comune a pagare le spese legali (1000 euro per ciascuna sentenza) a favore dell'Iacp, il sindaco Caparco dovrà necessariamente attivarsi anche per evitare le ulteriori spese, a carico del bilancio comunale, del compenso al commissario ad acta.

 

I ricorsi dell'Iacp sono state redatti dall'avvocato Giuseppina Ricciardi. Le sentenze sono state emesse dal collegio giudicante (sezione V) composto dal presidente ff Vincenzo Cernese (estensore)e dai magistrati Gabriele Nunziata e Sergio Zeuli.