STRUTTURA ASSISTENZIALE: CAPARCO TENTA DI RIPORTARLA IN PAESE

 

Gazzetta di Caserta, 12 ottobre 2010

 

La Giunta guidata da Antonio Caparco al lavoro per garantire la riapertura della Rsa dell'ASL CE/2. Il Comune di Calvi Risorta, dal marzo 2006, ospita una struttura residenziale assistenziale per anziani che è tuttora l'unica specializzata in provincia, fra le poche Rsa pubbliche della Regione.

 

Purtroppo la chiusura, avvenuta dopo circa un anno dall'apertura, ha escluso dal mondo del lavoro dieci operatori del personale ausiliario, comportando per l'Asl Ce/2, costretta a rivolgersi a strutture convenzionate, un maggior impiego di risorse finanziarie.

 

Senza dimenticare l'impatto estremamente negativo sullo stato di salute dei pazienti: molti sono stati costretti a interrompere la terapia riabilitativa effettuata, vanificando duri mesi di lavoro, altri sono stati trasferiti in centri di degenza con costi elevatissimi, a carico dell'Asl.

 

Il sindaco di Calvi Risorta Antonio Caparco non ha mai nascosto nei precedenti mesi l'intenzione di attivarsi al fine di garantire il superamento dei problemi legati alla riapertura della struttura, in soldoni quei lavori di adeguamento per l'agibilità stimati attorno alla cifra di 18mila euro.

 

Dopo tanta indifferenza, nei giorni scorsi il primo cittadino ha tenuto un incontro che potremmo definire risolutore della questione: in compagnia del dottor Verniero Vicario, direttore della RSA calena, ha infatti suscitato l'attenzione dell'Onorevole Pasquale De Lucia, Consigliere Regionale dell'UDC, scardinando quelle che erano state le inamovibili posizioni dell'ASL che da sempre sostiene l’impossibilità di reperimento dei fondi per l’attuazione dei lavori.

 

Ebbene il parlamentare regionale nel giro di poche ore è riuscito a garantire la soluzione di un problema annoso, anche per l'economia cittadina, attraverso un intervento teso a sensibilizzare le istituzioni.

 

"Già nelle prossime settimane dovremmo saperne di più - ha affermato il sindaco Caparco - di certo è stato fatto il primo passo verso la risoluzione di una questione che da sempre sta a cuore della nostra compagine amministrativa. Soprattutto non riesco a capire il perché di tanta immobilità per una struttura che era e ritornerà ad esserlo, il fiore all’occhiello dell'intera provincia".