DEPURATORI:
AVVIATA L’INDAGINE INTERNA
Gazztta di Caserta, 05 ottobre 2010
Resta sotto sequestro uno dei due depuratori del paese. La
bufera nasce dopo l'intervento del Noe di alcuni settimane
fa. L'amministrazione comunale ha avviato una indagine
per capire la provenienza di alcune infiltrazioni d'acqua che andavano ad appesantire
l'impianto.
Il sequestro attuato dal nucleo operativo ecologico
specializzato in materia d'inquinamento, e l'Arpac
consente comunque l'utilizzo della struttura che serve
circa 4000 abitanti della zona.
L’Arpac e i militari del Nucleo
operativo ecologico (Noe) di Caserta, rappresentato da un ufficiale dell'Arma e
da un funzionario della agenzia, hanno proceduto subito
al sequestro preventivo dell'impianto di depurazione comunale delle acque
reflue urbane, sito in località “Taverna Mele" di Calvi Risorta, dopo aver
ispezionato l'impianto e le varie certificazioni.
Il sequestro è avvenuto poiché il cinquanta per cento dei
composti presenti nelle acque reflue, estremamente
nocivi per la salute umana, venivano riversati nei corsi d‘acqua (come il Rio
Lanzi) e negli altri scoli naturali ed artificiali, andando a contaminare
terreni, colture e falde acquifere, la prova sta nel fatto, che transitando da
quelle parte, a tutto oggi, c'è un cattivo odore.
Il depuratore sequestrato, è stato
dato in custodia al responsabile dell'ufficio tecnico comunale, che dovrà
attenersi alle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria. Nel lontano 2007 proprio
l'attuale Sindaco Antonio Caparco, quanto sedeva nei banchi dell’opposizione segnalava le tantissime irregolarità dei
depuratori caleni.