CAPARCO RIMPASTA LA GIUNTA E SCOMPIGLIA L’OPPOSIZIONE: RINASCITA CALENA SCOMPARE DAL WEB E APPARE IN CONSIGLIO AL FIANCO DI ZONA

Calvirisortanews, 30 settembre 2010

 

Vito Taffuri

 

No, no, dobbiamo proprio rettificare, parzialmente s'intende, il giudizio critico di tipo politico espresso da questa tribuna in diverse occasioni sul sindaco di Calvi Risorta, Antonio Caparco. Il motivo? Pensate un po’ è riuscito in un sol colpo a rimpastare la giunta municipale e a sconquassare (se non a conquistare) frange ritenute finora dure e pure di minoranza.


Quella stessa opposizione, per capirci, che fa riferimento al mancato sindaco Antonello Bonacci. Caparco, o chi per lui, è riuscito a piazzare come vicepresidente del consiglio comunale Giuseppe Zona, fianco a fianco con uno dei suoi fedelissimi, Silver Mele nel frattempo promosso Presidente al posto di Raffaele De Vita. Fosse solo questo. La bolla critica dei Bonacci boy's deve essersi a tal punto sgonfiata da riguardare anche il sito Internet che infatti risulta oscurato. Altro che gruppo Rinascita Calena, qui siamo allo sfinimento delle forze e Bonacci dovrebbe rinominarlo “Indebolimento Caleno”. Un vero peccato.


Che ne dica poi di tutto questo ben di Dio l’altro grande avversario politico di Caparco, ossia il mancato rieletto sindaco Giacomo Zacchia, non è affatto chiaro. Visto che, comunque, risulta ai vertici non solo del suo stesso gruppo politico consiliare ma persino delle due anime calene del Pd. Certo: in veste di coordinatore. E allora, è bravo o no Caparco? Non diciamo ad amministrare il Comune, perché questo deve ancora dimostrarlo, trasformando in fatti veri il programma con il quale si è presentato agli elettori: e fino a questo momento... il piatto piange.


E allora quando ci vuole ci vuole: Caparco si è dimostrato bravo, bravissimo, nei giochi di potere, nelle sostituzioni di poltrone, nell'esercizio chiamato chiodo scaccia chiodo. Leva questo e metti l’altro, boccia tizio e promuovi caio; fino al punto da risucchiare nel suo cono pezzi di opposizione. Ora, attenzione, siamo quasi sicuri che Zona abbia detto di sì alla vicepresidenza covando la speranza di soppiantare Mele in occasione di una delle sue assenze dalle sedute consiliari e fare il mazzo così, metaforicamente parlando, al sindaco in consiglio comunale, inchiodandolo ai codici, alle leggi e ai regolamenti interni (ammesso che li conosca a menadito).


Ma ragioniamo: è mai possibile che Caparco arrivi a chiedere la convocazione di un consiglio comunale senza prima avare la matematica certezza della presenza in aula dello stesso Mele cui è deputato il compito della convocazione della seduta? E’ una festa che vedremo ben difficilmente. A meno che non si tratterà di approvare uno semplice punto all’ordine del giorno di tipo tecnico e scontato. Una botta e via, per capirci, tanto per smentire le malelingue e gli impiccioni. Gli stessi impiccioni che danno un fastidio della Madonna con i loro siti internet che non si oscurano mai e non chiudono mai, nemmeno se gli offri un assessorato esterno o la guida del comitato carnevale 2011, tanto per fare un esempio.


Citiamone uno a caso www.calvirisortanews.it non è legato ad alcun partito o sindaco eppure conduce battaglie politiche. Non è fatto da un manipolo di carabinieri, eppure è riuscito a denunciare fatti e circostanze facendo nomi e cognomi al punto tale da attirare su Calvi l’attenzione della Magistratura. Una specie di occhio sulla città sempre acceso sui fatti della vita quotidiana, sempre pronto a difendere la gente dai soprusi e dalle ingiustizie semplicemente urlando ai quattro venti le ingiustizie e i suoi protagonisti.


Ma avevamo iniziato con Caparco che ammalia anche l’opposizione e punisce i suoi stessi consiglieri di maggioranza se osano criticarne le scelte e certi comportamenti che si discostano un miglio da quanto dichiarato e promesso prima delle elezioni. E con Caparco vogliamo finire. Già, per dire che oltre al premio Cales sulla legalità organizzeremo prima o poi anche il premio Sim Sala Bim per assegnargli il trofeo Silvan quale mago della politica locale che riesce a trasformare i super votati assessori di maggioranza in consiglieri semplici e quelli che sembravano feroci oppositori politici in mansuete pecorelle. Dobbiamo solo vedere per quanto tempo reggerà questa magia. Perché gli incantesimi si sa non durano mai in eterno, soprattutto quando le persone colpite si rendono conto di essere state incantate, appunto.