COMMISSIONE
COMUNALE ANCORA DESERTA
Gazzetta di Caserta, 12 settembre 2010
La Commissione consiliare permanente “Territorio e
Ambiente” del Comune di Calvi Risorta,la cui
convocazione era prevista per lo scorso 6 settembre 2010, è andata alla pari
delle precedenti, deserta. Unici presenti, come al solito,
il Presidente Nicola Cipro ed il Consigliere d'0pposizione Avv. Assunta Izzo.
Ben poco se si pensa che la
Commissione "Territorio e Ambiente" è composta, oltre che dai due
membri già citati e unici finora a presentarsi regolarmente ad ogni
convocazione, anche dall'Assessore Capuano Agostino,
dall'Assessore Pino Martucci e dall'Assessore Ing. Pietro Martino.
Quest'ultima è, senza dubbio, fra tutte, la defezione che più stupisce, essendo
l'Assessore Martino un "tecnico" e quindi competente in questo ambito.
All'ordine del giorno della recente convocazione, infatti, la
variante alla NIA del PRG.
In questo caso, chi meglio "Ing.
Martino poteva, eventualmente, relazionare in merito?
Tra i suoi numerosi impegni, anche di lavoro privato, un po' di spazio per gli
impegni in Commissione doveva ritagliarselo visto che
di fatto è Assessore alle Attività Produttive, un assessorato fondamentale per
lo sviluppo del territorio caleno.
E' questo un segnale, di certo, assai negativo per la
politica urbanistica che l'Amministrazione vuole portare avanti.
"E con questa fanno tre” potremmo
dire. Infatti, con la riunione prevista per il 6 settembre, siamo ora a ben tre
convocazioni consecutive disertate dai membri della maggioranza facenti parte della Commissione, ad esclusione dei già menzionati
Nicola Cipro e Assunta Izzo, quest'ultima,
però, componente delle minoranza, che ha riassunto in un’unica parola l'atteggiamento
degli assenti definendolo, dopo l'ennesima convocazione andata a vuoto,
"scandaloso".
Difficile immaginare che gli assenti di quest’ultima convocazione, come delle precedenti, possano
rientrare nella definizione di “assenti giustificati". Chi poteva, aveva
il dovere di presentarsi in Commissione. Un atteggiamento di questo tipo lede,
in modo grave, la dignità di quegli stessi cittadini che hanno, con il loro
voto, contribuito alla elezione di quei membri della
maggioranza che oggi, invece, una volta ottenuto, il consenso dei cittadini,
non sembrano preoccuparsi granchè delle loro ripetute
"assenze istituzionali".