RIFIUTI:
NUOVA RICHIESTA DI GIUDIZIO PER DE BIASIO
Gazzetta di Caserta, 07 settembre 2010
Nuovo rinvio a giudizio per
Claudio De Biasio, ex vice di Bertolaso. L'accusa è di catastrofe
ambientale. La Procura della Repubblica di Napoli con i PM
Alessandro Milita e Giuseppe Narducci ha chiuso le
indagini con la richiesta di rinvio a giudizio per l’avv. Cipriano
Chianese, già detenuto agli arresti domiciliati per
la gestione della società Resit, Claudio De Biasio,
ex direttore generale del Consorzio Ce4, poi al Commissariato di Governo per
l’emergenza rifiuti e infine alla Protezione civile di Bertolaso;
Giulio Facchi, ex subcommissario
di governo per l’emergenza rifiuti in Campania; Bruno Orrico,
funzionario presso la stessa struttura; Sergio Orsi, ex direttore generale della
società Ecoquattro; Giuseppe Valente, ex presidente
del consorzio Ce4 e del consorzio Impregeco.
Stralciata invece la posizione dell’ex sottosegretario
Nicola Cosentino. Uomini del grande affare rifiuti in Campania che è costato 2 miliardi di euro allo
Stato e che, nonostante gli annunci roboanti della coppia Berlusconi
— Bertolaso, è lungi dall’essere risolto e che ha
rappresentato il punto più basso del consociativismo
politico con personaggi della destra e del centrosinistra, e del malaffare,
sulla pelle dei cittadini campani e dell’ambiente devastato.
Nelle carte dell’inchiesta anche la relazione di un
consulente, il geologo Giovanni Balestri, depositata il 31 marzo, che descrive
una situazione apocalittica che mostrerà i suoi effetti, al più tardi tra 50
anni.
Stiamo parlando delle discariche a nord di Napoli al confine
con la provincia di Caserta, nei comuni di Giugliano, Parete, Villaricca, Qualiano, Villa Litemo. Terre un tempo fertilissime e generose con la gente che le abitava
e oggi teatro di un disastro ambientale annunciato e certificato con analisi
scientifiche accurate.