Calvirisortanews,
04 settembre 2010
Salvatore
Minieri
Ormai
paragono la vicenda politica di Antonio Caparco alla parabola
grottesca del noto generale messicano Antonio Lopez
de Santa Anna e alla vita del militare sudamericano, segnata proprio dalla
sconfinata passione per le gesta di Napoleone del quale Lopez
fu, come lo definiscono i testi, "un imitatore fallito".
Ecco, ho sempre visto Caparco identico al generale Lopez
e Nicola Cosentino come Napoleone, anche se poi al
momento opportuno, il sindaco si è andato ad accasare anche con Zinzi, rinnegando Nicola Cosentino,
per elemosinare una candidatura alla Provincia.
Sta di fatto che il sindaco di Calvi è una persona che, come il militare
messicano, ha ambizioni sproporzionate rispetto ai meriti e cerca di ovviare a
queste pesanti lacune culturali e politiche, con un'imitazione del suo
Napoleone, ma finisce sempre per essere un imitatore fallito, come Lopez, appunto, che attaccò il fortino dei 188 texani con
un esercito di ben 5000 uomini (ma poi venne sconfitto
dalle popolazioni texane stanche delle vessazioni).
Insomma, come Caparco fa nei confronti di Marrocco e Cipro quando li tratta
come se fossero a capo di una forza politica e giornalistica di centinaia di
persone. Il generale Antonio Lopez Caparco, quindi,
gonfia il petto a più non posso, ma lo fa solo in pubblico, quando parla della
presunta immoralità degli altri, dimenticando i problemi che ha in famiglia
(famiglia politica, s'intende!).
Il generale Lopez diceva che i texani erano amorali,
spuri e bastardi, perché non governati da una costituzione definita, ma poi i
suoi ufficiali derubavano le prostitute, erano ubriachi sette giorni su sette
e, si scoprì alla morte del generale, avevano sempre evaso
le tasse per lo stato che dicevano di rappresentare e difendere.
Uno stretto collaboratore del generale, Ramon Gutillana,
era addirittura tra i 30 ricercati più pericolosi del sudamerica.
Insomma, tra la prima dittatura militare sudamericana e l'ultima sindacatura di Caparco non noto grandi differenze, ho la
sensazione che manchino solo le divise per il generale
Lopez - Caparco e le stellette per i finti ufficiali
(oggi si chiamano assessori, ma vengono trattati come in Messico venivano
considerati gli ufficiali di Santa Anna, buoni solo a compiacere il generale e
la sua famiglia).
Il generale messicano accusava gli altri di essere
parziali e poco propensi alla verità. Come a Calvi, dove un esposto anonimo ha convinto il sindaco ad attivare un Ufficio Tecnico intero
per emanare addirittura un'ordinanza di abbattimento a carico della consigliera
di minoranza Tina Izzo.
Sulle stesse carte anonime che segnalano possibili abusi e potenziali
effrazioni ai codici da parte dei politici caleni, però ci sono anche i nomi di
due membri di maggioranza: l'assessore Pietro Martino e il suo collega di Giunta Agostino Capuano che, secondo gli esposti
anonimi, avrebbero commesso eventuali abusi edilizi. Come la Izzo,
insomma.
Ma qui viene il bello, perché dopo la solerzia con la quale Tina Izzo è stata passata al setaccio (manco fosse una boss Casalese intercettata mentre parla di Martino), ai due fidatissimi collaboratori di Caparco non è stato riservato
lo stesso trattamento di controllo e denuncia.
Ma come mai, carissimo sindaco Lopez-Caparco?
Lo vede che si comporta come il goffo generale messicano: vorrebbe far
condannare i texani, ma fa finta di non vedere che i suoi ufficiali sono in
violazione di legge praticamente su ogni cosa che
fanno nell'esercizio delle loro funzioni civili e politiche.
E come mai il comando dei vigili urbani di Calvi
adotta due pesi e due misure con persone che stanno all'opposizione, rispetto
agli amici di giunta del sindaco? Cosa fa la comandate
Caianiello? Perché sugli
abusi edilizi segnalati dagli esposti anonimi non interviene globalmente, ma
adotta una sorta di scelta selettiva? Non sarà mica coinvolta anche la
comandante negli interessi edilizi di Calvi? Io credo di no,
e per questa ragione, trovo davvero inspiegabile la condotta della Caianiello.
E la figuraccia dei dossi? Una petizione popolare
guidata da Vito Taffuri ha consentito la perizia alla puntuale ed
efficientissima Polizia Stradale di Caianello,
diretta dal sostituto commissario Luigi De Felice: gli agenti hanno confermato
che i dossi sono stati realizzati in spregio al progetto iniziale e per questo
c'è da rimodularli completamente.
Ma come, sindaco Lopez-Caparco,
ma non erano gli altri a commettere abusi edilizi? E i
dossi costruiti senza rispettare il progetto? Chi paga adesso? I cittadini? E chi paga la lottizzazione edilizia che si sviluppa senza
grandi controlli della polizia municipale?
Insomma, Lopez-Caparco ma quando ne
azzeccherà almeno una? Lei ha ragione, caro sindaco-generale: con la
squadra di maggioranza che si ritrova è già tanto se non crolla la Casa
comunale sotto le sciocchezze che i suoi assessori e i suoi dilettanti
consiglieri raccattapalle raccontano da mattina a sera.
Ma personalmente le voglio ricordare un particolare
della storia del suo simile militare messicano: il generale Lopez
de Santa Anna, infatti, stabilì tutti i record negativi, anche quello
dell'esercito sbaragliato nel minor tempo possibile. Bastarono appena 18 minuti
agli americani per devastare il campo militare di Lopez
e dei messicani.
Il generale si diede alla fuga, rinnegando persino la divisa del suo esercito
per non farsi riconoscere. Lo sa che, continuando ad agire solo per interessi
di pochi, arriveranno i famosi 18 minuti anche per lei? Ma
non passeranno cinque anni, come successe nell'attacco a Fort
Alamo, mi creda. Come è
simile a noi questo generale messicano. Vogliamo proprio emularlo del tutto?
Lei, caro sindaco Lopez-Caparco, ci riesce davvero
benissimo. Lo dicono tutti i caleni.